Salerno: “Napoli milionaria” ai Barbuti

Domani, domenica 11 agosto, alle ore 21.15, in largo S. Maria dei Barbuti a Salerno, per la XXVIII edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, la Compagnia “Vulimm Vulà” porterà in scena “Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo, per la regia di Roberta Principe. Un allestimento che ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti in tutta Italia, da ultimo lo scorso luglio al Vetrina Teatro Castelfranco di sotto (Pisa) dove è risultato Vincitore del Primo Premio Assoluto, come Migliore spettacolo, migliore compagnia, Migliore Regia. Questi i personaggi e gli interpreti: Gennaro Jovine (Gennaro Saturnino), Amalia Jovine (Roberta Principe), Maria Rosaria (Giusi Scaraglia), Amedeo (Raffaele Figlioli), Enrico “Settebellizze” (Lorenzo Ruiu),  Peppe ‘o cricco (Vincenzo Ioffredo), Adelaide (Paola Bernardo), Peppenella (Micol Antonelli), Vincenza (Antonella Taiuti), Il Ragioniere (Paolo Piazzesi), Miezo Preveto (Salvatore Forte), Brigadiere Ciappa  (Claudio Fruttaldo), Teresa (Antonella Taiuti), Margherita (Micol Antonelli), Assunta (Jenny Brascio), Il dottore (Giulio Barbalace), La guardia (Marco Faletto), Comparse maschili (Marco Faletto –Giulio Barbalace), Comparse Femminili (Micol Antonelli – Jenny Brascio). Scrive nelle note di regia Roberta Principe: “Avrò letto e  guardato questo spettacolo un milione di volte, eppure, puntualmente, ogni volta che rileggo il copione, mi accorgo di quanto ancora c’è da scoprire in esso. Ogni battuta nasconde  un significato ragionato e profondo, che mi fa rendere conto di quanto “il Maestro” fosse Geniale. E’ affascinante accorgersi di quanto nulla venga lasciato al caso, nessun dettaglio risulti superfluo, e soprattutto con quanta logicità ogni personaggio sia stato studiato e creato per riuscire a rappresentare precisamente sentimenti, emozioni, condizioni del popolo napoletano,che cerca disperatamente di sopravvivere, ribellandosi, aggrappandosi alla vita, sbagliando, cadendo, rialzandosi, senza mai smettere di essere “Vivo”! Il  mio tentativo, in questo mio arduo e appassionato lavoro di regia, è stato proprio quello di portare,  più vicino agli occhi, l’anima di ogni personaggio, attraverso simbolismi accurati, facilmente catturabili da uno spettatore attento. Voglio proporvi una nuova chiave di lettura ,un nuovo modo di “Vivere” questo testo,accompagnandovi in un viaggio fino alle profondità dell’animo umano”.