Cava de’ Tirreni: smantellato Nucleo Anti Incendi boschivi, Città Democratica chiede mobilitazione Galdi

È dei giorni scorsi il primo incendio estivo su Monte Citola, che ha interessato anche le aree collinari del versante orientale di Cava de’ Tirreni, nelle quali insistono residenze private ed esercizi di ricettività turistico-alberghiera. In ragione del caldo esagerato di questi giorni e delle previsioni di sua persistenza nelle prossime settimane c’è da temere nuovi pericolosi incendi boschivi. A fronte di tale rischio appare assolutamente irresponsabile lo smantellamento, da parte della Provincia, del Nucleo Operativo Antincendi Boschivi di Cava de’ Tirreni. Ricordiamo che la competenza dell’A.I.B. a Cava de’ Tirreni è della Provincia, che dispone per l’intero suo territorio di 36 operai idraulico forestali a tempo indeterminato. Solo sulla carta  però. 24 di essi, infatti, dopo anni di usura, non sono più in condizioni fisiche di idoneità per poter svolgere un lavoro così rischioso, per cui restano nella disponibilità dell’Ente solo 12 operai specializzati per l’intero territorio provinciale. Per fronteggiare gli incendi boschivi estivi, perciò, fin dal 2005, l’Ente provinciale si è avvalso del supporto di 14 operai idraulico forestali stagionali, che hanno sopperito nei periodi estivi alle carenze di organico, acquisendo anche notevole esperienza. Quest’anno, per i mancati trasferimenti da parte della Regione, ma soprattutto perché nel 2012 la Provincia ha sforato il Patto di Stabilità, i 14 operai stagionali non sono stati assunti ed il centro A.I.B. di Cava è stato soppresso. A causa della incapacità di gestione finanziaria dell’Ente Provincia, che ha appunto sforato il Patto di Stabilità nello scorso anno, il nostro territorio è  ora più vulnerabile. Peraltro, in assenza dei forestali, che negli anni scorsi hanno fermato sul nascere numerosi incendi, il ricorso ai canadair sarà più massiccio che in passato, con spese moltiplicate. Sappiamo che recentemente si è tenuta una riunione in Prefettura, a seguito della quale si è deciso di inviare una richiesta di parere alla Corte dei Conti e si è ora in sua attesa per sapere se, vista l’emergenza, è possibile operare in deroga alle sanzioni stabilite per il mancato rispetto del Patto di Stabilità. Ciò mentre il Consiglio Provinciale si è impegnato ad operare una variazione di bilancio per trovare risorse proprie, atte a sopperire al mancato trasferimento dei fondi regionali. Intanto però il tempo passa ed il rischio si fa sempre più alto. Città Democratica lancia l’allarme incendi, auspica che la Corte dei Conti si pronunci positivamente ed in via di urgenza sulla deroga, ed invita il Sindaco della città ad intervenire immediatamente e con la massima energia possibile presso le istituzioni interessate (Regione, Provincia, Prefettura) a tutela del territorio metelliano.