Salerno: Cgil, riproposta questione Società SIIS Spa

 A seguito dell’ennesimo rinvio dello scorso 29 Luglio 2013, dell’Assemblea Straordinaria dei Soci della Società S.I.I.S. S.p.A. impegnata nella Gestione dell’Impianto di Depurazione dell’Area Salernitana e del Servizio Idrico Integrato nei Comuni di Pontecagnano Faiano, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Castiglione del Genovesi, Baronissi, Giffoni Sei Casali e San Mango Piemonte, nella quale era previsto, tra l’altro, la revoca dello Stato di Liquidazione della Società,  la R.S.U. unitamente alle Organizzazioni Sindacali di Categoria FILCTEM-CGIL – FEMCA-CISL e UILTEC-UIL, si rappresenta per l’ennesima volta che il perdurare dello stato di liquidazione della S.I.I.S. S.p.A., che ormai si protrae da più di 2 anni, sta procurando, in questo momento di crisi, sempre più enormi disagi ai lavoratori. Gli stessi, da tempo, non possono più accedere a nessuna forma di credito (prestiti personali, cessione del 5°, mutui, ecc.) poiché lo stato di liquidazione societario inibisce, di fatto, l’accesso a qualsiasi forma di prestito autorizzato soprattutto per sostenere i costi per le spese sanitarie riconducibili a eventuali terapie mediche per sé o per i propri familiari, per l’acquisto della prima casa e per qualsiasi altra urgente necessità da soddisfare. Pertanto, le scriventi sollecitano le parti interessate affinché percepiscano che il problema acqua e soprattutto depurazione non interessa solo i lavoratori impegnati nella garanzia del servizio, ma che la problematica riveste un carattere più ampio ed urgente, e che può causare riflessi negativi sulla salute e sull’ambiente di questa e delle future generazioni. Al Presidente della Provincia di Salerno, al Sindaco di Salerno, ai Sindaci dei Comuni interessati, agli Amministratori delle Società: SALERNO SISTEMI S.p.A – AUSINO S.p.A. – A.S.I.S. S.p.A. – CONSAC S.p.A. e ai rappresentanti Politici, ricordano che il loro dovere principale è quello di impegnarsi per il “bene comune” con “spirito di servizio e responsabilità”, sapendo che per tale compito è necessario svestirsi di eventuali “colori di parte” estraniandosi da ogni tipo di “strumentalizzazione”, ponendo come interesse esclusivo l’adozione di scelte che nel merito portino alla risoluzione, urgente ed immediata, della gestione del ciclo integrato delle acque nella sua interezza, evitando la corsa al “si salvi chi può” o all’interesse di “occupare qualche poltrona” che in questo contesto si sta materializzando. A chi invece svolge le funzioni di Sovraintendere e Vigilare, in particolare alla Prefettura e al Commissario Straordinario dell’Autorità di Ambito Sele, che sono inoltre garanti dell’attenzione alle “problematiche sociali”, ora alla tutela della sicurezza, ora alla complessa opera di gestione del sistema dei poteri e delle autonomie locali, è rivolto l’invito ad assolvere al delicato ed importante compito di promuovere e consolidare le sinergie presenti sul territorio a garanzia, in modo incisivo, dei diritti dei lavoratori e dei cittadini. L’invito ai Commissari Liquidatori è quello di adempiere al loro dovere con la professionalità e la diligenza richieste dalla natura dell’incarico, evitando di anteporre alle loro funzioni “interessi personali e di parte”. Nel ribadire che il perdurare di tale situazione, inevitabilmente, determinerà l’impossibilità, nonostante l’impegno sempre manifestato delle maestranze, a garantire la continuità sia della Depurazione di tutta l’area Salernitana  e sia la Gestione del Ciclo Integrato delle acque nei Comuni affidati alla S.I.I.S. S.p.A., si confida che, dall’appello rivolto, vi sia immediato e solerte riscontro da parte degli interessati. Per il futuro le scriventi non possono esimersi dall’intraprendere azioni atte a tutelare i legittimi interessi sociali e dei lavoratori denunciando pubblicamente e nelle sedi opportune ogni azione che esca fuori dalla tutela dei diritti legati all’incolumità e sicurezza pubblica ed al lavoro.