Cava dè Tirreni: PD su uscita Lamberti

                                         

Prendo atto solo dalla stampa della decisione di Rossana Lamberti di lasciare il Partito Democratico e non nascondo che avrei gradito una preventiva comunicazione al sottoscritto, anche perché alla stessa da tempo avevo sollecitato un chiarimento, alla luce della sua scarsa partecipazione successivamente all’esito delle elezioni politiche. Non entro nel merito delle ragioni sottese a questa decisione che, anzi, rispetto. L’impegno politico, soprattutto se esercitato nella forma di appartenenza ad un partito, richiede convinzione e speranza di poter concorrere al cambiamento.  È evidente, non solo alla luce del contenuto della lettera aperta, ma anche del comportamento assunto successivamente alle elezioni politiche di Febbraio scorso, che Rossana Lamberti ha smarrito in questi pochi mesi dalla campagna elettorale, in cui si ricorda é stata protagonista quale candidata al Senato della Repubblica, i predetti essenziali requisiti per stare in un partito politico.
Pertanto colgo la scelta di Rossana Lamberti come un momento di chiarezza per il PD e di rispetto per chi sul territorio, pur avendo ricevuto dal partito molte meno occasioni di lei, ha continuato e continua con umiltà a sperare di concorrere ad un cambiamento, subendo spesso le ire e proteste della base per le discutibili decisioni di Roma. Non posso invece tacere sulla allusione al consociativismo in città che si legge nella lettera aperta. Evidentemente la lunga pausa di riflessione successiva allo scottante voto di Febbraio deve aver fatto perdere di vista a Rossana Lamberti che il Pd a Cava é e resta all’opposizione, nonché partito promotore della mozione di sfiducia al Sindaco Galdi, unico concreto tentativo in questi anni di anticipare la fine di questa inconcludente Amministrazione. Ciò chiarito, dividendosi le nostre strade, in qualità di segretario cittadino del PD, non  mi resta che augurare a Rossana Lamberti un glorioso futuro politico, ricco di tante soddisfazioni personali e collettive come quelle maturate in questi anni”.