Gesù Cristo secondo fonti ebraiche e pagane- II parte

Carlo Di Pietro

Il falso profeta. Falsi teologi cattolici, storici imbroglioni, “finti preti”, scandalosi e ingiusti, TV e internet, giornali e riviste, tutto potrebbe insinuare la menzogna nella mente di chi poi dice “Gesu’ non e’ mai esistito”, ma noi dobbiamo essere saldi nella Fede e non dobbiamo confidare negli anti-cristi, che sono tanti, ma dobbiamo confidare in Colui “che ha dato se stesso per i nostri peccati, per strapparci da questo mondo perverso, secondo la volontà di Dio e Padre nostro” (Gal. , Cap. I) Quindi sono oggi, dietro ispirazione dei mentitori e del demonio, dire “Gesù non e’ esistito” o “Gesu’ forse …” o “ nuovi [presunti] studi dimostrano che …” porta alla notorietà, alla apparente comodità, al favore, all’applauso, al consenso, alla facile propaganda, alla giustificazione delle proprie bestialità (furto, adulterio, sesso sfrenato, omicidio, truffe, ecc…) noi dobbiamo sapere “… che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!” (ibid.) Vangelo è quindi la strada difficile, è accettare i Comandamenti; 1Giovanni V,3: “perché in questo consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”; è sopportare con pazienza qualsiasi atroce cattiveria del mondo; “Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”” (Lc. XIII, 22 e succ.) e oltre la “porta stretta” ci sarà“pianto e stridore di denti” (Ibid.).Cerchiamo di essere ragionevoli se proprio non vogliamo aderire liberamente alla fede; è proprio la ragione che, escludendo il sentimento, ci porterà a credere in Gesù e nella Chiesa con l’aiuto della Grazia di Dio; Dio non vuole che l’uomo perisca, ma è misericordioso e concede questa possibilità prima della morte, non dopo. Fede è libera adesione «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo» (Mc I,15), «Credere dipende dalla volontà» (San Tommaso d’Aquino), non lasciamoci affascinare da comode seduzioni e da teorie perniciose e che ci porteranno all’autodistruzione di oggi ed eterna. Di Gesù trattano molti scritti cristiani composti nei primi secoli, ma che non fanno parte del Nuovo Testamento: essi talvolta si presentano sotto forme analoghe a quelle del Nuovo Testamento, come Vangeli, Atti, Lettere, Apocalissi, costituendo i cosiddetti libri Apocrifi, talvolta sotto forma di scritti ecclesiastici, come Costitu­zioni, Canoni, ecc., costituendo i cosiddetti libri Pseudo-epigrafi; tal­volta, infine, consistono in piccoli detti o fatti attribuiti a Gesù i quali, senza aver riscontro nel Nuovo Testamento, si ritrovano in maniera staccata o in opere di antichi Padri, o in codici particolari del Nuovo Testamento, oppure in frammenti di papiri antichi re­centemente scoperti, e tali minime particelle sono designate con nomi di Agrafa o di Logia. Gli studiosi recenti si sono molto occupati di queste diverse serie di scritti, ai quali invece nel secolo passato si prestava scarsa atten­zione; ma queste nuove indagini, se hanno indubbiamente contri­buito a far conoscere sempre meglio i vari ceti cristiani che pro­dussero quegli scritti, hanno messo in luce sempre più chiara la deficienza d’autorità storica ch’è alla base degli scritti apocrifi, e per contrapposto la sodezza su cui poggiano quelli del Nuovo Testamento. Fra le due categorie di scritti, in realtà, c’e un abisso, come già ai suoi tempi giudicò il Renan; il quale, istituendo un con­fronto fra esse sotto l’aspetto puramente storico, trovava che i van­geli apocrifi sono volgari e puerili amplificazioni fatte sulla trama dei vangeli canonici, senza aggiungervi alcunché di serio. Né a questo antico giudizio hanno apportato alcuna modificazione so­stanziale gli studi recenti.