Napoli: Unitalsi lucana, in viaggio verso Lourdes

 dall’inviato il direttore Rita Occidente Lupo

Ore 17.30, stazione centrale Napoli. Malgrado il  caldo e le alluvioni,  non cessa  la  folla  di pellegrini ed  infermi verso Lourdes. Partita l’Unitalsi  lucana per il pellegrinaggio di luglio che si concluderà il 29 di questo mese.  Lourdes  sembra la meta  provilegiata per ogni tempo  anche se,  recentemente, i viaggi verso Santuari mariani registrano una massiccia  partecipazione anche verso Medjugorie. Il pellegrinaggio unitalsiano, come sempre, porta con sè il barellato allestito in capo al treno nel quale ci sono gli inferm allettati e  semoventi. Il volontariato non cessa in ogni tempo per cui, anche un  numero considerevole di  stageurs si reca ai  piedi della Vergine  de  Pirenei per prestare servizio alle piscine  riaperte dopo l’alluvione o negli ospedali. Alla luce della proclamazione del 69° miracolo a Danila Castelli di Pavia, riconosciuto ed ufficializzato nei  giorni scorsi dal Vescovo lombardo, ancora di più l’acqua di Lourdes, è segno   di guargione, penitenza e conversione. Ma è la fede che guarisce, per cui l’acqua come segno e non strumento. Tanti i giovani tra i volontari unitalsiani che affrontano per la prima volta il pellegrinaggio mentre  altri sono habituè. Tra questi molti che non hanno raggiunto Rio giacchè a Lourdes ci sarà, in concomitanza con tali giornate, il  raduno dei giovani. “Non è il mio primo viaggio a Lourdes”- riferisce una veterana stageur, Nilde Mazzotta che con altre amiche affronta il viaggio per prestare servizio alle piscine- Con altre due amiche di Cava dè Tirreni Rita Allocca ed Elena Spatuzzi in viaggio per ringraziare la Vergine ed impetrare grazie per la salute del corpo e dello spirito per sè e i propri cari. Previsto l’arrivo domani a Lourdes nel pomeriggio. Accompagna questo pellegrinaggio, oltre  al presidente della locale  sezione  Rocco Palese, il presidente nazionale dell’Unitalsi Salvatore  Pagliuca che dichiara: “l’alluvione che ha colpito Lourdes ci spinge ad essere ancora più presenti  nella terra mariana come gesto di solidarietà. Pertanto circa 750  tra pellegrini ed infermi sfideranno il caldo eccessivo per recarsi  nella  terra benedetta, che costituisce ancora il termometro della spiritualità mariana”.