A te che leggi entro mezzanotte…”Ancora..”

Giuliana Rocci

“Notte alta e sono sveglia, sei sempre tu il mio chiodo fisso, insieme a te  ci stavo bene…”Raggiunta la quiete, di quel suo girovagar per sentieri del cuore. Messi a tacere ed ignorati, sguardi ed interessi. Dopo l’ultimo Titanic, affondato sotto i suoi occhi, senza scialuppe di salvataggio. Temeva d’esser travolta anche lei da quei marosi che stranamente lambivano i suoi lidi. La salsedine le increspava l’orizzonte, storcendole dubbi pregressi. Non riusciva ad andar a fondo nella comprensione di quel rapporto, che tanti anni prima le aveva rigato anni di giovinezza. A capire cosa sarebbe stata la sua vita se avesse seguito il corso con lui… Ora, sembravan mai esistiti i sentimenti di quello strano personaggio, che aveva raggiunto ciò che voleva: potere e benessere! Ad un prezzo amaro: la libertà. Scomoda la rinuncia a lei! Sempre suo chiodo fisso, quella manìa di non perderla anche quando era partito, voltandosi spesso indietro, nel ritornare sui suoi passi da lei. Lottata negli anni la fobìa di doverlo seguire laddove campeggiava opportunismo. Poi, finalmente l’incubo finito, credeva ma, d’un tratto, lui ripresentato drammaticamente. Tragicamente…voleva dimenticare passato e non sentire il presente, che le riproponeva il suo volto segnato, con la pelle cotta dal sole! Esasperata, dalle vicende che le stavano scavando l’anima, era corsa dal suo amore di sempre…vuotando il sacco, l’animo, sperando che l’altro capisse…su quel divano,  tra le fusa della pace! Era la sua compagna, uniti più che mai nella condivisione dei rapporti con gli altri: non capiva come avesse potuto rinunciare a lei per mesi…la sua cravatta, con un alone di troppo, la sua vista annebbiata. La teneva sempre sul filo, le bloccava gli slanci, ma non accettava che ci fosse un altro nella sua vita! Lo percepiva stranamente, come quella felicità che gli toglieva un decennio di dosso. Ilare, sorridente: lo conosceva quello sguardo, lo aveva visto tante volte così ammaliato. Mentre tentava di afferrargli la mano, per trattenere almeno quegli attimi, prima che la sera li mandasse all’aria, nascondendosi dietro le prime ombre benigne. La vita meravigliosa le aveva dato lui: da sempre destinati a non perdersi, inseparabili…non se n’era mai accorto?   Forse tornava davvero il sereno…stavolta definitivamente, ne aveva bisogno che la loro storia partisse finalmente  con quell’amore che da sempre li aveva accompagnati!