Eboli: Il Mulino delle Idee successo per il libro:.

Un vero e proprio successo di consensi e di critica, per la presentazione del libro del professore Giuseppe D’Angelo dal titolo:<<La forma dell’Acqua – la lenta transizione dal fascismo a Salerno Capitale>>. L’evento organizzato dal Mulino delle Idee, con il presidente Antonio Conte, si è svolto venerdì sera al Moa-Museo “Operation Avalanche”  nel complesso monumentale S.Antonio di Eboli. L’evento in collaborazione anche con l’università di Salerno,osservatorio per la storia delle campagne meridionali. Il presidente del consorzio associazioni culturali “il Mulino delle Idee”, l’avvocato Antonio Conte ha sottolineato:<<ringrazio tutte  le associazioni del Mulino delle Idee, i tanti cittadini e gli intervenuti alla presentazione, oltre all’amico D’Angelo. E’ stato un appuntamento  culturale, ma anche storico, questo libro, racchiude in pieno una generazione che si è rialzata dopo un periodo buio fino ai giorni nostri. Lo trovo di straordinaria attualità anche dal punto di vista politico. Voglio ricordare l’acume di D’Angelo nel ricordare il generale Ferrante e la storia di Levi passando per la questione meridionale>> poi un momento toccante, quando sono state lette dalla dottoressa Gallotta le lettere del Generale Ferrante. Il dottore Giuseppe Fresolone, direttore del Moa ha ovviamente illustrato con sapienza lo spaccato storico del libro ma anche ricordato le iniziative del Moa. Intervento molto intenso anche quello dell’Onorevole Carmelo Conte,già ministro:<< la storia è fonte di Vita e D’Angelo ha saputo cogliere gli elementi cardini di quel momento politico, culturale attraverso la questione meridionale, fino a Salerno Capitale, che poi dimostrano anche come siano attuali, con il governo di larghe intese, un grande merito questo dell’autore>> l’avvocato Enrico Giovine che ha vissuto quei momenti della:<< resistenza del progressivo riprendersi del popolo a partire con la stampa, con i partiti politici e di tutti i protagonisti della storia di quegli anni passati>>. Il professore Raimondo Pasquino, rettore dell’Università di Salerno:<< grande merito di D’Angelo è quello di raccontare con minuziosi dettagli storici la trasformazione di un epoca, anche della nascita della scuola Medica Salernitana, con le invidie napoletane, ma anche del nostro campus. Devo dire che è non ho finito di leggere il libro, perché occorre approfondire  molti episodi storici e quindi ti sprona a soffermarti su tutti gli argomenti, davvero un libro che conquista>>. L’autore Giuseppe D’Angelo  ha ringraziato:<< gli amici presenti strappati ai loro impegni, molti gli spunti da loro forniti, da come l’avvocato Giovine abbia ricordato la resistenza, il ministro Conte, di come abbia trattato quegli argomenti a suo tempo, come la questione meridionale, ma anche il rettore Pasquino, che ha davvero ben amministrato ed ha creato il campus con grande merito>> poi entra nel merito:<< ovviamente nel titolo ho preso spunto da Camilleri, poi da Carlo Levi, alla questione meridionale, raccontando la città di Salerno,durante i mesi cruciali dei bombardamenti, della caduta del fascismo, dell’armistizio con le truppe anglo americane, dello sbarco sulle coste della provincia, della rinascita dei partiti politici e del trasferimento della capitale e del governo. La classe politica deve saper decidere cosa fare, in passato non lo ha fatto ed ecco anche l’attualità con i tempi odierni>> una storia  riletta, da un lato, alla luce della:<<capacità camaleontica delle classi dirigenti cittadine di adeguarsi al mutare delle condizioni politiche e alle trasformazioni di regime; dall’altro, gli avvenimenti sono analizzati per l’impatto che essi hanno sulla città e sui suoi abitanti, sulle loro condizioni materiali di vita, sulle scelte politiche in ordine al governo cittadino e all’organizzazione dei rinati partiti politici>>.