Congo safari: un viaggio africano con Padre Angelo

Padre Oliviero Ferro

Nella calda serata del 3 luglio 2013, un bel gruppo di amici e di “artisti” dei ricordi si è messo comodo per ascoltare con simpatia i racconti di padre Angelo Berton, saveriano, “atterrato” da tempo nella terra pugliese. Location (così si dice oggi), luogo dell’incontro la Parrocchia Regina della Pace di Lama(Taranto).  L’occasione era speciale. Era il primo degli appuntamenti con “Congo Safari. Viaggio in Africa nella Regione del Kivu orientale (Congo RDC)”. Il libro dei ricordi di tanti anni, vissuti simpaticamente, nella terra africana, si è aperto piano piano. “Wandugu wapenzi (cari amici)” e così le storie, le esperienze sono diventate vive davanti a tutti. Dal bambino che in cambio di una pelle di pitone, chiedeva un quaderno di dodici pagine, a un altro che ricevendo la caramella, la faceva gustare a tutti gli amici, il mondo della scuola era là davanti ai nostri occhi increduli e pensierosi. Storie lontane, ma ancora attuali, che saranno accompagnate,nel prossimo futuro, da quelle sui bambini, i cuochi, la vita locale, la medicina, i safari a est e a ovest, la vita cristiana, viaggi e guerre e pericoli. Per conoscere il mondo, basta poco: un po’ di poesia, tanta voglia di viaggiare e,perché no, un quadernetto dove scrivere i propri ricordi. Così ha fatto padre Angelo. Naturalmente il primo libretto è pronto. Basta che veniate dai Saveriani, in via Tre fontane,15 LAMA-Ta, con l’invito a gustarlo piano piano. Basta qualche pagina al giorno e il safari(il grande viaggio) può iniziare.     

I Saveriani: chi li conosce?

Abbiamo chiesto ad alcuni amici di condividere i loro ricordi, le loro impressioni sui Saveriani. Noi le trascriviamo così come ce li hanno donati.

+ NICOLA ci condivide le sue riflessioni “L’incontro con i Saveriani ha avuto originea nell’arco degli ultimi anni per diverse situazioni di a carattere religioso, di essere da me sfiorate solamente e mai approcciate. Tra queste vi era senza dubbio la curiosità che suscitava q            uella piccola e illuminata insegna nella zona di Lama, con su scritto Padri Missionari Saveriani. Finalmente, spinto dalla necessità di trovare nella vita dei punti di riferimento che dessero stabilità, un bel giorno mi si è presentata la possibilità di conoscere questi “benedetti” Padri Missionari Saveriani. Non sta a me esprimere giudizi sulla loro operosità. Ma come esimermi dall’apprezzare figure così gioviali, cordiali e disponibili! Qui si incontrano Padri che non si stancano mai di darti un aiuto per rialzarti ogni volta che spiritualmente inciampi e cadi nel percorso della vita, allontanandoti da ciò che il Signore ti chiede di fare. Forse non mi rendo neppure conto di quanto la loro ospitalità sia del tutto sincera e gratuita. E’ certamente vero che noi laici abbiamo tanto da imparare da gente come loro, se vogliamo crescere spiritualmente. Ma è altrettanto vero come in fondo anche loro hanno bisogno di noi, ma per una mera questione di altruismo:DARE,DARE,DARE. Li ringrazio per quanto fanno per la Comunità e auguro a chiunque ha dei dubbi, delle difficoltà, di poter incontrare questi “Amici” che abbiamo qui a Lama per constatare personalmente la loro accoglienza”.

+ MARIA ROSARIA invece ci dice che “la nostra residenza è a 5oo m. dalla comunità dei Missionari Saveriani. Grazie all’amicizia con p.Angelo,in particolare, abbiamo potuto conoscere e capire la realtà della missione. Attraverso i racconti della sua esperienza in Africa…Ma soprattutto la sua umanità e generosità che ci accompagna sempre verso la speranza per continuare il nostro passaggio qui,come spiega lui…Abbiamo conosciuto anche altri Padri Saveriani, durante il loro passaggio presso la Casa di Lama e abbiamo riscontrato con gioia che tutti portano un grande e ricco bagaglio di esperienze e testimonianze della vita in Cristo e la loro trasmissione di fede si tocca con mano. La presenza dei Saveriani a Lama è di grande beneficio per noi e per quanti cercano il senso vero della vita…siamo davvero molto  fortunati ad averli come vicini di casa, perché la Chiesa è in missione e con loro si sperimenta la testimonianza. Grazie a tutti voi Padri che  passate per queste vie, grazie per la vostra disponibilità e il vostro sorriso”.