Salerno: Provincia, un caso a limite (della decenza), presentata interrogazione parlamentare M5S

Interrogazione- A Salerno il rispetto della legge ormai è un optional. Non solo l’incompatibile viceministro sindaco Vincenzo De Luca è refrattario a seguire le regole. Anche l’onorevole Cirielli, ed il suo attuale Presidente “ombra” della Provincia, Antonio Iannone, sembrano avere una certa allergia al riguardo. Parliamo infatti dell’assurdo caso dell’Ente provincia di Salerno. Nel 2009 fu eletto Presidente il parlamentare PdL Edmondo Cirielli. Solo dopo tre anni e mezzo di mandato ci si è accorti della sua incompatibilità ed il 25 ottobre 2012 è stato dichiarato “decaduto” da un Consiglio Provinciale a larga maggioranza piddiellina. Essendo “decaduto” e non sfiduciato, l’incarico è passato al vice Presidente Iannone. In questo modo dunque, l’intero consiglio provinciale è rimasto in piedi: tutti gli assessori (ne sono passati circa quaranta, più di un’intera rosa di una squadra di calcio, in tre anni) lo staff, e le partecipate hanno continuato il mandato in pace e Salerno si ritrova un Presidente della Provincia che ha preso nella tornata elettorale del 2009 la bellezza di zero voti. Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Letta ed al ministro degli Interni Alfano di sapere se sono state avviate le procedure di scioglimento del Consiglio provinciale di Salerno e la relativa contestuale nomina del commissario. In caso negativo vogliamo conoscere le ragioni che ostano a tale decisione e che negano il ripristino della legalità. La condanna dal nostro punto di vista è netta. La condanna ad una classe politica che ha deliberatamente scelto di assoggettare il bene comune agli interessi personali.
Al Presidente del Consiglio
On. Enrico Letta
Sede
Al Ministro degli Interni
On. Angelino Alfano
Sede
Premesso che:
• il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” all’art. 53 “ Dimissioni, impedimento, rimozione, decadenza, sospensione o decesso del sindaco o del presidente della provincia” sancisce “In caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del sindaco o del presidente della provincia, la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio.”;
• l’art. 115 della Legge 24 dicembre 2012 , n. 228 ” Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita’ 2013)” dispone che “Nei casi in cui in una data compresa tra il 5 novembre 2012 e il 31 dicembre 2013 si verifichino………, o in altri casi di cessazione anticipata del mandato degli organi provinciali ai sensi della legislazione vigente, è nominato un commissario straordinario, ai sensi dell’articolo 141 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, per la provvisoria gestione dell’ente fino al 31
dicembre 2013.”
• Sono state indette le Elezioni Amministrative del 2013 il 26 e 27 maggio, tornata utile anche per le amministrazioni provinciali in scadenza di mandato a qualsiasi titolo;
• con l’approvazione dell’ art. 115 della Legge 24 dicembre 2012 , n. 228, definita come Legge di Stabilità, sono state sospese fino al 31 dicembre 2013 le disposizioni dei decreti legge “Salva Italia” e “Spending Review” e si determina di commissariare le province che avrebbero dovuto rinnovare gli organi istituzionali, come il caso della Provincia di Salerno;
• il decreto del 18 marzo 2013 del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro degli Interni, ha sciolto il Consiglio provinciale di Napoli avendo ritenuto che ai sensi dell’art. 53 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
• la situazione giuridica e di fatto del Consiglio provinciale di Salerno è omologa a quella che ha portato allo scioglimento del Consiglio provinciale di Napoli;
• l’applicazione confusa e disomogenea delle leggi dello stato rappresenta lo specchio della volontà della classe politica di disprezzo delle regole;
• il mancato scioglimento del consiglio provinciale di Salerno e la mancata nomina del commissario arrecano un grave danno erariale conseguenti alla continuazione di funzioni pubbliche da soggetti privi della legittimazione giuridica nonché uno stato di estrema incertezza nella legittimità degli atti prodotti;
Chiedo
1) di sapere se sono state avviate le procedure di scioglimento del Consiglio provinciale di Salerno e la relativa contestuale nomina del commissario;
2) in caso negativo di conoscere le ragioni che ostano a tale decisione e che negano il ripristino della legalità;