Salerno: Pd, l’ennesimo assessore!!!

Era tardi e non arrivava, lo spiffero fumoso dell’ennesimo assessore provinciale a termine, ovviamente adeguatamente accontentato dopo la sua trombatura a Sindaco di Valva. L’ennesimo nominato Cuozzo, invece di occuparsi delle vicende serie del C.S.T.P., tenta di alzare un polverone inutile e strumentale nei confronti del Direttore Generale Barbarino, il quale a suo dire dovrebbe dimettersi, perché percepirebbe uno stipendio non proporzionato rispetto a quanto prodotto. Ebbene, premesso che l’ennesimo assessore Cuozzo ha sviscerato una serie di cifre e dati non veritieri, poi ridimensionate, se il principio è quello della produttività, siamo convinti che la sua indennità di funzione sarebbe di pochi euro. Stia sicuro, l’ennesimo assessore, che saremo noi a chiedere con forza le sue dimissioni, se, invece di sparare fumo e frottole, non pensa a far adeguare i corrispettivi provinciali pari a2,09 aKm, a quelli del comune di Salerno, che versa €.2,62 aKm, così come pure quelli chela Regione Campania  sborsa per i servizi della SITA.

Saremo noi a chiedere le dimissioni dell’ennesimo assessore, se non si adopera concretamente affinché tutti i comuni versino realmente le loro quote per la ricapitalizzazione del CSTP. Una cosa dice esatta Cuozzo, quella che in pochi anni è stato distrutto l’attivo dell’azienda. Ed è proprio così,  il declino di quella che quattro anni fa era considerata una delle più virtuose aziende di trasporto pubblico,  è cominciato quando alla guida del Consorzio si è insediato un management nominato da questa Amministrazione provinciale. Perché non chiede a loro del perché di questa situazione, visto che sono loro che hanno dettato gli indirizzi aziendali, che il Direttore mette in pratica? Macchè, silenzio assenso!!! Ci piacerebbe, infine, che l‘ennesimo assessore, invece di agitare la macchina del fumo, avesse il coraggio e gli attributi per alzare la voce nei confronti della Regione, che sta decretando la fine del trasporto pubblico salernitano, ma siamo certi che alla Regione, l’ennesimo assessore  non farà giungere neanche flebili sospiri.