Cilento: danni all’Ambiente, Forestale denuncia 4 persone

 Sono stati denunciati in stato di libertà dal Corpo Forestale dello Stato quattro persone, D.F.F. di anni 73, responsabile di aver realizzato una pista in terra battuta senza le previste autorizzazioni nel comune di Orria in località “Aria della Foresta”, e L.G. di anni 55, L.R. di anni 51 e M.B. di anni 24, responsabili a vario titolo di aver effettuato all’interno di un bosco di notevole valore naturalistico in località “Pollarito” nel comune di Rofrano, il taglio di numerose piante di specie quercina senza le dovute autorizzazioni, apportando una modifica sostanziale dello stato dei luoghi e il deturpamento delle bellezze naturali. Le operazioni, sono scattate a seguito di due denunce da parte di alcuni cittadini pervenute ai Comandi Stazioni Forestali di Stio e Montano Antilia. Il Comando Stazione Forestale di Stio, nel corso di un sopralluogo congiunto con il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale di Orria, ha accertato in località “Aria della Foresta” in agro di Orria, la realizzazione abusiva di una pista in terra battuta all’interno di un bosco di specie quercina e di macchia mediterranea con conseguente estirpazione e danneggiamento della vegetazione presente. Accertato l’abuso le Giubbe Verdi, al fine di prevenire ulteriori modifiche abusive dello stato dei luoghi e ulteriori danni alla vegetazione presente, ponevano a sequestro penale la pista in terra battuta lunga circa m.500. Il Comando Stazione Forestale di Montano Antilia in una operazione a tutela del patrimonio boschivo nell’area protetta, ha accertato in località “Pollarito” in agro di Rofrano, su due distinte proprietà private, il taglio abusivo di 200 piante di specie quercina con conseguente esportazione di una massa legnosa pari a circa mc.100. Dai successivi accertamenti e accurate indagini, grazie anche al sopralluogo congiunto con il Settore Tecnico Amministrativo Foreste di Salerno, veniva appurato che l’intervento era stato eseguito in totale assenza di autorizzazioni e/o pareri sia dell’Ente Parco che della Comunità Montana. Accertata la totale illegittimità dei lavori, in entrambi i casi, venivano denunciati alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania i quattro trasgressori, i quali dovranno rispondere per il reato di abusi edilizi, alterazione e modifica dello stato dei luoghi e  deturpamento di bellezze naturali in zona sottoposta a vincolo idrogeologico, paesaggistico- ambientale, in Area Protetta a speciale protezione poiché contemplati in zona S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) e Z.P.S. (Zona di Protezione Speciale).  L’attività che ha consentito di smascherare i quattro trasgressori, originata da due denunce, rappresenta un esempio di collaborazione vincente tra cittadinanza ed Istituzioni.