Salerno: Celano replica a Cammarota

L’inopportunità di Celano e il partito del potere
La vicenda stucchevole e personalistica discussa oggi  in commissione trasparenza del Comune di Salerno relativa al caso dell’amico Celano, ovvero se le sue dimissioni siano frutto di ”opportunità politica” o di “denuncia di incompatibilità”, per cui sarebbero state minacciate addirittura le querele, che se non si fanno e si minacciano son appunto minacce, sarebbe da commentare con un sorriso e una pacca sulla spalla, se non fosse che essa tradisce il profondo disprezzo per le Istituzioni. Dunque, Celano rassegna le dimissioni dalla remuneratissima carica di Presidente nominato di Ecoambiente perché incompatibile o per opportunità politica? Se per opportunità politica, o perché come dice lui sollecitato da Gagliano, questa esiste dal primo giorno di carica, e per cui Celano è stato non opportunamente seduto su due poltrone, prendendo due stipendi, come pure gli fu rinfacciato proprio da Gagliano nel primo Consiglio Comunale della attuale consigliatura. Se invece per incompatibilità di legge, comunque Celano è stato illegittimamente su due poltrone, percependo i compensi doppi illegittimamente, e non solo per opportunità politica. Non si capisce poi quale senso di responsabilità verso la carica, di un ente così strategico e importante, si possa dimostrare nel momento in cui, appunto per opportunità politica, la si tradisce. Tuttavia, come pure è emerso nella riunione di oggi  , Celano era a fine mandato, e la spending review non avrebbe consentito ulteriore dispendio di denaro pubblico, come avvenuto al Comune di Salerno dive si è deciso di nominare funzionari già a stipendio per le cariche nelle società partecipate. Questo Celano non ce lo ha detto, ma che fosse a fine mandato e quindi senza credibilità le dimissioni ce lo ricorda, suo malgrado, il maldestro soccorso del Bellacosa di turno, cattiva icona del potere senza consenso e quindi del privilegio e del partito dei nominati, quello appunto delle cariche dei Celano e degli Adinolfi. Una vicenda, dunque, che spiega soltanto la fine del centro destra di cirelliana ispirazione nella amoralità del partito del potere. Una vicenda, che pagherà solo l’amico Celano in termini di credibilità politica, per non essere stato credibile, prima quando era nominato e pagato dal potere di una parte politica; per non esserlo adesso, per aver rassegnato opportunistiche dimissioni o, scelga lui, per aver denunciato la situazione di illegalità che gli apparteneva. Avv. Antonio Cammarota

Di stucchevole c’è solo il comunicato dell’amico e collega Cammarota. Come chiaramente emerso in Commissione, anche in virtù dei chiarimenti dell’ANCI  a seguito di interpello al Ministero, nessuna incompatibilità è rilevabile per me per Adinolfi e per Di Carlo. Né la richiamata spending review, che il collega Cammarota,  dimostra di non conoscere a pieno (non è vero che i Cda saranno partecipati da soli dipendenti comunali)   può centrare nella vicenda, considerato che il socio provincia ha chiaramente evidenziato in ogni modo, anche pubblicamente, la volontà di continuare ad avvalersi del mio impegno nel settore dei rifiuti che, in ogni caso non  mancherà a prescindere dai ruoli e dalle cariche. Ho anche ricordato che l’opportunità politica  (politica e non personale) di lasciare una carica è valutazione individuale e dipende dal contesto e dal momento. Era questo il tempo di dare un segnale forte alla politica e di dimostrare che, nel momento in cui un Sindaco incompatibile tenta in ogni modo di evitare di rimuovere le cause della incompatibilità, c’è qualcuno che, pur non essendo incompatibile si dimette per mera opportunità, rinunciando ad una sicura riconferma alla guida di un importante Ente. Al posto di Cammarota, che ricopre due cariche, quella di consigliere comunale e di consigliere provinciale, avrei evitato qualsivoglia  polemica anche per non essere accusato di aver tradito gli elettori della Pdl che nel collegio di Salerno 3 votarono il partito senza oggi avere più rappresentanza. E’ ancora più stucchevole poi che il collega Cammarota , invece di concentrare le sue “energie” politiche per contestare una incompatibilità acclarata del Sindaco di centro sinistra, si preoccupi di polemizzare con chi, invero, ha deciso di dare un giusto esempio che potrebbe anche essere seguito piuttosto che “contestato”.

Roberto Celano – consigliere comunale di Salerno