Salerno: all’Archivio d’Arte Contemporanea “A te che leggi dopo mezzanotte” scrosciante successo

All’Archivio dell’Arte Contemporanea, in Via Porta Elina, presentato “A te che leggi dopo mezzanotte”,  recente libro del nostro direttore responsabile, Rita Occidente Lupo, che non cessa di mietere consensi. L’associazione culturale Avalon, col suo direttore artistico Dina Scalera, col patrocinio comunale, a volere la serata, tra accattivanti opere artistiche, nell’ambito della kermesse  “Trilogia…in tre per l’arte”. Ben lieta l’Avalon d’ospitare una firma di notevole prestigio, giornalisticamente affermata, già collaudata anche con succcesso come scrittrice. Infatti, le altre fatiche letterarie della Lupo, ugualmente inserite in cataloghi nazionali e nei circuiti bibliotecari. Un libro che ha l’unica pretesa, di costituire uno spaccato riflessivo, alternando emozioni e pensieri, sulle dinamiche affettive, che molte donne vivono nel silenzio, tacendo singhiozzi del cuore. “Che spesso emergono nel silenzio dlele tenebre- ha concluso il direttore Lupo. Quando si spengono le luci delle ribalte quotidiane. La solitudine, male del nostro tempo, spesso coarta esistenze apparentemente appagate di compagnia, ma malate d’incomunicabilità. La donna oggi, rivisitata tra le pagine di un libro che, come ampiamente recensito da critici, psicologici e cattedratici, non sempre all’altezza delle istanze temporali: quelle cioè, che le segnano traguardi edonistici ed erotici, rischiando di lasciare indietro il cuore, muscolo che invece da sempre corrobora le giornate, colora le ore e dà quella carica energetica, per affrontare anche l’anonimo quotidiano. Recuperare l’affettività autentica, senza schermate opportunistiche e riappropriarsi della dinamica integrativa, nell’amore di coppia, quanto emerge dalle pagine del libro, col solo cordoncino di rilegatura: per far fluire il tempo tra le pagine e fermarlo solo col segnalibro colorato. Un modo per scorrere nell’essenzialità di un linguaggio asciutto, metaforico, nominale, quanto rischierebbe d’incedere nello sterile sentimentalismo o nella retorica comune.” Infatti, il libro, recentemente giudicato un invidiabile mix tra originalità nella rilegatura ed innovazione nel sicuro psosesso di un linguaggio letteraio forbito e giornalistico, sta continuamente sulla cresta dell’onda”

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