Scafati: Aliberti “La città non merita ingovernabilità e trasversalismo”

 Il candidato sindaco Marco Esposito si unisce al tour per sostenere il Sindaco Aliberti.  Il ‘Tour per la città con la città’ promosso dal Sindaco Pasquale Aliberti e dalla coalizione ‘Orgogliosi di Scafati’ finalizzato a ringraziare la città con un ‘porta a porta’ speciale, prosegue senza sosta raccogliendo l’entusiasmo e la partecipazione dei cittadini, che spontaneamente si stanno unendo alla grande squadra. Tra questi, anche il candidato Sindaco della lista civica ‘Città Viva’ Marco Esposito che ha liberamente dichiarato:“Dopo i risultati del primo turno – ha dichiarato – ho avuto dei colloqui sia con il Sindaco Aliberti che con il candidato sindaco Nicola Pesce, avendo deciso sin dall’inizio di sostenere, in caso di ballottaggio, il candidato disponibile a recepire il mio progetto per la città. Solo dal Sindaco Aliberti, però, ho trovato immediata disponibilità e convergenza di idee su ciò che concerne la raccolta differenziata, i servizi sociali e un piano per la viabilità. Il sottoscritto non nasconde le sue scelte come, invece, hanno fatto altri, favorendo accordi silenziosi. In secondo luogo, vista la presenza in consiglio comunale di una maggioranza forte, ritengo indispensabile garantire alla città di Scafati un governo stabile e non un commissariamento del Comune. Questo, in un clima già difficile determinato dalla crisi economica, non gioverebbe alla nostra città”. Sul concetto di ‘ingovernabilità’ è intervenuto anche il Sindaco Aliberti.“La città di Scafati, per le grandi opere in corso e da avviare con fondi comunitari, i servizi sociali in essere e le opportunità di sviluppo e occupazionali che abbiamo in cantiere, deve necessariamente poter contare su un governo stabile e forte. Ciò, può essere garantito solo in presenza di una maggioranza in consiglio comunale, oggi rappresentata dalla nostra coalizione con 15 consiglieri su 24. L’alternativa è l’ingovernabilità e l’ingessamento del paese.  Noi, proseguiamo il nostro tour, senza apparentamenti trasversali e inciuci, accogliendo solo chi crede in noi e nelle nostre idee. La città è l’unico nostro interlocutore con il quale confrontarci e dialogare”.