Fisciano: a San Michele, la strada accidentata non frena la fede!

Rita Occidente Lupo

Una pioggia di petali di rose, calata giù dal lucernario, ha omaggiato la Vergine Maria, nel giorno di Pentecoste. Ai piedi dell’antico altare, tra le ragnatele del tempo e gli affreschi ancora da recuperare in toto, il rettore del Santuario don Antonio Pisani, al termine della celebrazione eucaristica, a traghettare la pietà popolare.  Con litanie e Veni Creator, il fiore mariano, poi raccolto e conservato devozionalmente nei suoi petali. Nel giorno festivo, i fedeli non hanno avuto indugi nel recarsi al Monte, per porgere ai piedi dell’Arcangelo Michele, nella Grotta medievale, le proprie intenzioni. La fede autentica, quella che si fregia dell’essenza della spiritualità, vien fuori proprio nei luoghi ameni. Quelli in cui l’animo riesce a librarsi al di sopra degli affanni quotidiani, riscoprendo la bellezza della comunione con l’intero creato, pervaso dalla divinità. Ed è proprio lo Spirito Santo, terza Persona della SS.Trinità, che regge il mondo, alitando dove vuole. E suggerendo buoni propositi a chi l’invoca. Nel mese mariano, che sta registrando anche la peregrinatio dell’icona della Madonna di Montevergine nell’unità pastorale, più che mai intenso il bisogno di ricorrere al sacro non solo nelle necessità straordinarie. Ed, al Santuario, le comitive di turisti ed i gruppi di parrocchiani, attestano che la spiritualità, non una favola d’altri tempi! Infatti, anche il prossimo mese, le porte del tempio sacro spalancate a gruppi ed a pellegrinaggi: ovviamente, senza poter fruire di pernottamenti, giacchè ancora l’energia elettrica, una conquista! Come la strada accidentata, che smacca l’asfalto, facendo destreggiare gli autoveicoli per le numerose buche accidentate. Nell’anno della fede, l’auspicio che l’amministrazione provinciale possa rendere meno impervia l’ascesa al monte, che in ogni caso non frena i credenti!