Napoli: Turismo/Campania, contro sperpero provinciale, intervenga Regione

   Paradossale che la Provincia di Napoli, ente in scioglimento spenda ulteriori risorse per l’adempimento ormai superato della comunicazione dei prezzi, unica competenza turistica provinciale che la Regione dovrebbe avocare a sé, determinando anche un serio monitoraggio e controllo sinora inesistente sui prezzi e su una concreta semplificazione degli adempimenti delle imprese turistiche. Mentre il Consiglio regionale continua a non scegliere, preferendo non legiferare in materia, non riuscendo a superare beghe interne con la mancanza di una chiara politica di promozione ed affiancamento alle imprese che subiscono ormai una delle tassazioni più  alte, la crisi degli spostamenti interni con la flessione dei flussi stranieri e la concorrenza spietata degli altri territori più attrezzati con infrastrutture e servizi.  Sono queste le dichiarazioni di Agostino Ingenito, presidente Abbac e componente Assoturismo Confesercenti Campania a margine della presentazione a Palazzo Matteotti del progetto esposto dall’assessore al turismo Piergiorgio Sagristani. “Pur salutando con interesse l’adozione di un’innovazione in una procedura meramente burocratica relativa alla comunicazione obbligatoria dei prezzi delle strutture alberghiere e camping– dichiara Agostino Ingenito che è anche componente nazionale Assoturismo – Va osservato che appare un’inutile quanto inefficace strumento rispetto ad una necessaria azione complessiva sul monitoraggio e controllo dei prezzi a seguito della liberalizzazione e degli stravolgimenti del mercato che hanno difatti alterato  il sistema dei prezzi”. Vanno offerte semplificazioni alle imprese del settore che combattono ogni giorno su un mercato sempre più agguerrito in cui la politica dei prezzi la fa da padrone nelle scelte del consumatore non sempre orientato verso parametri di qualità riconosciuta. Non funziona più la classificazione alberghiera ferma al 1984 come pure complicato garantire una concreta azione di sorveglianza e monitoraggio sull’effettiva aderenza a parametri difatti superati che è di competenza dei comuni ma di difficile attuazione. Dalla Regione chiediamo semplificazioni, strumenti facili ed immediati e azioni concrete a supporto delle imprese con defiscalizzazioni per l’assunzione dei lavoratori del settore, incentivi per le aggregazioni turistiche, un concreto piano di promozione e supporto condiviso e di uscire dall’ipocrisia che sembra pervada anche questa consiliatura regionale che come le precedenti non ha ancora approvato un testo unico del turismo, non definendo chi fa cosa e perché in un settore ritenuto da tutti strategico ma concretamente lasciato al suo destino- conclude  Agostino Ingenito- Auspichiamo che in un sussulto di orgoglio la Regione riesca pur con le note difficoltà che ha ereditato  di riuscire a trovare una quadra per dare dignità e slancio al settore, vero motore economico territoriale”.