Battipaglia: Etica su dimissioni consiglio comunale
Etica per il Buon Governo esprime tutta la propria preoccupazione per quanto avvenuto nella nostra Città in questi giorni, che ha coinvolto i vertici politici del Comune di Battipaglia e la figure dirigenti della struttura tecnica comunale. Battipaglia è stata riconsegnata nel modo peggiore agli onori della cronaca nazionale! Decisamente non ne aveva bisogno. Etica per il Buongoverno riconferma la propria cultura garantista, per cui per noi vale, fino a prova contraria e definitiva, la presunzione di innocenza. Eppure non possiamo nascondere la nostra preoccupazione verso la tenuta delle stesse istituzioni democratiche locali, così duramente colpite nella loro credibilità agli occhi dei cittadini, proprio in un momento di grande difficoltà e di grande allarme economico e sociale che interessa l’Italia intera e quindi anche la nostra città, che già alimenta la sfiducia e lo scetticismo verso lo stesso sistema democratico. In un momento così delicato, in cui il Sindaco della Città è dimissionario e comunque sospeso dall’incarico con provvedimento del Prefetto di Salerno, ci sarebbe stato bisogno di una forte risposta da parte del Consiglio Comunale, massimo organo rappresentativo della Città. Il Consiglio era stato convocato per oggi, con all’ordine del giorno la presa d’atto della sospensione del Sindaco. Sarebbe stata quella l’occasione per una riflessione profonda fra le forze politiche e soprattutto con la Città e per cercare di definire la gravità e la portata di quanto accaduto. E dopo, ma solo dopo questa discussione politica, il Consiglio Comunale avrebbe dovuto dimettersi per ridare la parola ai cittadini battipagliesi in veste di elettori: la nostra Cecilia avrebbe presentato le proprie dimissioni durante la discussione in Consiglio Comunale. Si è assistito,invece, all’affermarsi di un atteggiamento infantile dei Consiglieri Comunali, di maggioranza e di minoranza, che, salvo qualche eccezione, hanno precipitosamente rassegnato le proprie dimissioni. Quasi una fuga dinanzi a una discussione pubblica sull’accaduto; quasi un tentativo di sottrarsi al confronto con i cittadini di Battipaglia che vogliono capire cosa sia realmente accaduto e quanto sia esteso il coinvolgimento tecnico e politico nella vicenda. A noi è sembrata invece una vera fuga dinanzi alle proprie responsabilità. La nostra impressione è che comunque si chiuda, nel modo più drammatico, una fase storica i cui protagonisti Etica ha contrastato radicalmente per 4 anni ma che avremmo preferito sconfiggere e rimuovere con il voto! La via giudiziaria al cambiamento non è mai risolutiva, e invece noi vogliamo liberarci politicamente e culturalmente del “santomaurismo“! Non vorremmo cambiare il Sindaco per ritrovarci lo stesso sistema e la stessa concezione aberrante del governo cittadino, inteso come mera gestione del potere. In ogni caso, davvero c’è chi pensa di potersi sottrarre al giudizio politico sullo stato disastroso in cui in questi 4 anni la città è stata condotta? I dati del rendiconto 2012, oltre ad un disavanzo di circa 23 milioni di euro, oltre ad uno stato dei debiti fuori bilancio in preoccupante crescita, oltre ad una massa di residui attivi che supera i 64 milioni di euro (per cui il dissesto finanziario è dietro l’angolo), ci consegnano una città più povera! I battipagliesi, rispetto al 2009, sono più indebitati a causa dei 95 milioni di euro di mutuo contratti in questi anni, che hanno fatto sì che l’indebitamento pro-capite salisse vertiginosamente. I battipagliesi sono più tartassati dalle tasse comunali: rispetto al 2009 il prelievo tributario pro-capite da parte del Comune è quasi raddoppiato. I battipagliesi hanno ognuno meno patrimonio comunale a causa della svendita dello stesso. E a fronte di ciò riscontriamo una riduzione e un peggioramento dei servizi comunali! Chi è stato artefice di questi quattro anni sarà chiamato a rispondere politicamente non solo di quanto sta avvenendo sul terreno giudiziario (e che noi ci auguriamo si riveli, ad un maggiore approfondimento, un enorme fraintendimento che riconsegni ai protagonisti la propria dignità) ma sarà chiamato a rispondere dello stato di assoluto disastro in cui la Città è stata lasciata sotto l’aspetto sociale, finanziario e del mancato sviluppo. Per questo non abbiamo condiviso la fretta delle dimissioni presentate dalla maggioranza dei consiglieri; per questo la nostra Consigliera ha consegnato, in perfetta autonomia, le proprie motivate dimissioni direttamente nelle mani del Segretario Generale, anche come forma di dissenso per la fuga innanzi alle proprie responsabilità e per il bavaglio messo al Consiglio Comunale. Ma chi pensava di poter zittire il movimento di Etica per il Buon Governo ha fatto male i propri conti. Noi, le cose che avremmo voluto dire in Consiglio Comunale, le diremo in piazza, direttamente ai battipagliesi, come del resto abbiamo fatto in questi 4 anni di opposizione all’amministrazione Santomauro. Saremo nuovamente nei Quartieri, ad incontrare la sofferenza vera dei cittadini; saremo in tutte le piazze della Città, con le nostre idee e le nostre proposte. Incominceremo Sabato 8 Giugno in Piazza Aldo Moro, con una grande manifestazione, a cui inviteremo tutta la Città, in cui parlerà la nostra leader Cecilia Francese!
Etica per il Buon Governo