A te che leggi entro mezzanotte…”Tutti i brividi del mondo”

Giuliana Rocci
“E’ una notte strana che non mi ascolta e non mi ama, Lupo solitario dove sei? Tu che porti a spasso dentro un sacco i sogni miei ridammeli se puoi. E’ una notte strana troppe stelle che non sanno Lupo solitario cosa fai? Tu che parli spesso dentro il cuore, con chi sei? Riparlami se vuoi e ascoltami se puoi. Sento qualche cosa che mi brucia dentro che mi butta via e che non sa che tu che solo tu mi fai sentire inutile la vita. Sento tutti insieme i brividi del mondo”. La sera le pizzicava il giubbino di cotone,  burlone della pelle  in ostaggio all’afa. Non capiva come mai i capelli non trovassero pace, su e giù per le forbici sacrificanti qualche ciocca di troppo, da sfrangiare sulla fronte sbarazzina, sempre più corrugata. Non accettava quel taglio, sempre più  laccheggiato! La sera, l’umido la risparmiava, ma la notte riusciva a regger il capo a tal punto, da non appiattire l’ananas capelluto. Sotto le stelle, stuzzicati ricordi, tra l’insistente nostalgia di lui. Mai consapevole di quanto le mancasse: baratro quello spezzato feeling sorretto nel tempo. Lui, lupo solitario,  rimuginante l’autocontrollo costante: ladro di sogni, come lagnava la Oxa, che anche coi capelli corti, rivelava occhiaie e pallore nostalgico. Tutto faceva scena: come lei, che avvezza alla terra ocra sul volto, più colorata del fard, celava notti insonni e pensieri inquieti. Lo pensava solitario, come sempre: mai stato in compagnia, se non delle sue ombre! Come lei, che drogandosi di tutti, optava per i suoi silenzi. Uguali nella diversità. Simili, nel sottil senso del tempo. Che li divorava d’attese, temprandoli nella dose giusta. Non avrebbero potuto più aggiunger parola al loro starsene sempre…soli!  Finita davvero??? Brividi intensi a correrle sulle braccia…inutile vita senza lui!