Salerno: prevenzione tumori del cavo orale

III Giornata Salernitana per la prevenzione dei tumori del cavo orale. L’iniziativa, in programma sabato a partire dalle 9.30 presso il Salone del Gonfalone del Comune di Salerno è dedicata ai disabili intellettivi e relazionali. Sorridere fa bene ed è bene aver cura dei propri sorrisi attraverso periodici controlli del cavo orale dove possono insinuarsi patologie o malattie complesse che richiedono particolari profilassi o delicati interventi chirurgici soprattutto nel caso di pazienti con disabilità intellettiva e relazionale o con disturbi similari. Proprio ai cittadini disabili è dedicata la III Giornata Salernitana per la prevenzione dei tumori del cavo orale promossa dalla LILT,
dall’ANDI, dall’ANFFAS-onlus e dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, che si svolgerà sabato 11 maggio, a partire dalle 9.30, presso il Salone dei Marmi del Municipio sito in via Roma. La giornata, aperta a tutta la cittadinanza, si pone l’obiettivo di spiegare quali siano gli stili di vita giusti per poter evitare le patologie cronico degenerative del cavo orale. Nel corso dell’incontro sono previsti gli interventi l’Assessore al ramo Nino Savastano, il Presidente dell’Anffas-Onlus Salerno Salvatore Parisi, il Direttore Sanitario dell’Anffas-Salerno Angelo Cerracchio, Massimo Mirra e Antonio Fresa, Medici odontoiatri, Giustina Napoli dell’ANDI Salerno e Giuseppe Pistolese, Presidente della LILT di Salerno. Inoltre è previsto un momento di “Sorriso terapia” con il laboratorio teatrale “La Girandola” dell’Anffas. L’ Anffas-Onlus di Salerno, attraverso il proprio personale, raccoglierà le adesioni per le visite gratuite che si svolgeranno presso la sede in via del Tonnazzo a Fuorni (SA). “Nell’immaginario collettivo – sottolinea Salvatore Parisi – un
diversamente abile lo si vede sempre legato alla sua patologia, come se non potesse incorrere in qualche altra malattia. Ma non è così. Anzi, in un disabile e particolarmente un disabile affetto da disturbi intellettivi e relazionale la gestione e la conseguente cura diventano molto più complesse. La Giornata sarà una nuova ulteriore occasione per riaffermare il diritto alla salute e al rispetto della dignità della vita di questi cittadini troppo spesso abbandonati a sé stessi e due volte vittime di un disagio che coinvolge l’intera famiglia e di cui la comunità sociale non può farsi carico”.