Salerno: l’arte raccontata dai giovani

La Soprintendenza BAP con il Servizio V –  Architettura e Arte Contemporanee del MiBAC e con la collaborazione del Comune di Salerno,  continuando la sperimentazione Voi vedete ciò che gli altri non vedono: l’arte raccontata dal pubblico, dedica l’iniziativa ai giovanissimi con L’arte raccontata dai giovani. Il progetto vuole far riflettere sull’esigenza di un cambiamento forte che si può realizzare solo ascoltando i giovani. Per questo si è deciso di dare spazio a tre giovanissimi artisti, studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, che hanno progettato tre performance artistiche. Le performance daranno vita a tre installazioni che verranno esposte successivamente nel Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana. Veronica BisestiLegami: il progetto si sviluppa in collaborazione con la cittadinanza salernitana, attraverso il dono di un filo, una corda o uno spago. Questi oggetti saranno annodati uno ad uno con la collaborazione di giovani studenti formando una grande rete che sarà installata presso Palazzo Ruggi d’Aragona. Questi fili collettivi saranno assemblati con estrema manualità formando simbolicamente un unico legame rappresentante il territorio salernitano. Marco AlibertiLontano: La carta, protagonista del progetto che si svilupperà con i bambini, offre all’immaginazione un mondo inesauribile di possibilità creative: si arrotola, si arriccia, si piega, si modella, si incolla. Origami è il nome della tecnica, nata in Oriente, che sarà utilizzata per insegnare a piegare la carta, con la quale si otterranno i vari tasselli che andranno a costruire l’installazione finale. Inoltre, è prevista una breve introduzione sulla storia della carta e sulle origini di questa tecnica antichissima. Antonio Della GuardiaVola vola: il progetto si sviluppa attraverso una semplice azione performativa da parte di persone comuni che potranno scrivere, disegnare o fare qualsiasi altra cosa su o con un fogliettino di carta. Questo foglio sarà arrotolato ed inserito all’interno di un palloncino che sarà gonfiato ad elio per poi lasciarlo volare. Il palloncino ad una certa altezza scoppierà facendo cadere dal cielo i messaggi che le persone hanno voluto comunicare al prossimo. Nella sala espositiva, invece, alcuni palloncini, contenenti gli elaborati delle persone che il giorno prima si sono prestate alla performance, formeranno un’installazione suggestiva e simbolica.  Il progetto, realizzato da giovani e dedicato a giovani e giovanissimi, avrà inizio con le attività che si realizzeranno nella scuola San Tommaso D’Aquino di Matierno. Il preside, Alessandro Turchi, ha dato la sua piena disponibilità al progetto, gli artisti svolgeranno dei laboratori durante una settimane scolastica con cadenza giornaliera da stabilire con le maestre. Gli alunni coinvolti concluderanno il laboratorio con un evento in piazza dalle ore 10.00 alle ore 12.30. Il progetto si avvarrà della collaborazione dell’Associazione Culturale Il Centro storico, formata da giovani volontari e dalla Rete dei giovani per Salerno.