Roccadaspide: mantenimento Ufficio Giudice di Pace

 Mentre al Sud, come in altre parti d’Italia, si lotta strenuamente – ma a quanto pare inutilmente – per salvare i tribunali soppressi o accorpati, il Comune di Roccadaspide  sembra ottenere buoni risultati  che premiano l’impegno a favore del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace. Un presidio giudiziario divenuto negli anni punto di riferimento per la popolazione della città di Roccadaspide e dell’intera Valle del Calore e della zona degli Alburni, che ha corso il rischio, nei mesi scorsi, di scomparire soppresso dal provvedimento di revisione della geografia giudiziaria in atto a partire dal prossimo 13 settembre: un rischio scampato grazie alla tenacia dell’Amministrazione comunale retta da Girolamo Auricchio.  Infatti la conditio sine qua non per far sopravvivere l’ufficio era la scelta di accollarsi i costi di gestione della sede: una scelta che il Comune ha deciso di compiere non senza difficoltà, condividendola con i comuni vicini, per non privare il territorio di un servizio indispensabile. Già nei mesi passati, l’Amministrazione Auricchio senza riserve decise di farsi carico integralmente, insieme agli altri comuni su cui l’ufficio del giudice di pace ha competenza, delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia, oltre che del personale amministrativo che dovrà gestire il presidio: una decisione confermata nell’ultima seduta di consiglio, che è stata l’occasione per sottolineare l’impegno del comune a farsi carico delle spese relative alle attrezzature tecniche e informatiche e alle utenze, con la collaborazione economica degli altri comuni. Peraltro il comune già dispone di locali idonei per l’ufficio, che già vi è ospitato da tempo, che sono sì di proprietà dello Stato ma che sono stati realizzati anche con il contributo finanziario del Comune. Alla luce della necessità di mantenere l’ufficio del giudice di pace, e in considerazione delle possibilità per il Comune di evitarne la soppressione, il comune ha recentemente approvato una delibera con la quale vengono approvati i provvedimenti adottati contro la soppressione dell’ufficio, che è stata votata all’unanimità dai partecipanti al consiglio, con l’astensione dei consiglieri di minoranza Francesco Mauro e Giuseppe Capuano. “Ci stiamo battendo per evitare la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace – afferma il Sindaco Girolamo Auricchio – perché si tratta di un servizio fondamentale in assenza del quale i cittadini dell’intera Valle sarebbero costretti a recarsi a Salerno. Sarebbe una grave perdita per un territorio che già vive molte criticità”. Se il comune non avesse avuto questa intuizione, infatti, l’ufficio del giudice di pace sarebbe stato accorpato agli Uffici di Salerno, con gravi ripercussioni per il territorio, che avrebbe subito la perdita di un servizio importante.