Viaggi incerti per la fede?

Rita Occidente Lupo

Riapre la stagione dei pellegrinaggi, col bel tempo, verso i luoghi di culto per antonomasia mariani. In cui è possibile ripercorrere le tappe d’un cammino di fede e rigenerarsi, purificando lo spirito. Un iter che ognuno svolge a piedi o con i mezzi che ritiene più consoni al raggiungimento della meta. La crisi economica, anche nelle vie dello spirito, si fa sentire. Le agenzie di viaggio e le associazioni ecclesiali, mettono mano ad un calendario che non perde di vista la borsa, sempre più leggera. E così si opta per mete che concorrenzialmente consentono una carica di spiritualità a buon mercato. Se non altro meno cara di altri luoghi, in cui la sommatoria semmai familiare, rasenterebbe l’incredibile tara alla misera pensione o al gramo stipendio. Qualcuno lamenta che anche la fede, cara di questi tempi! Nel senso che gli stessi viaggi della speranza, un tempo stimati quelli a Lourdes, fonte per antonomasia di miracoli grazie all’acqua scavata da Bernardette, poco accessibili ad ogni tasca. In più, il mezzo di trasporto. I kilometri su ferro, sempre maggiormente accidentati: non solo perchè occorre giungere alla frontiera di Ventimiglia entro la mezzanotte, per non restare paralizzati ore intere a causa dei lavori d’ammodernamento della rete, che si concluderanno tra un triennio. Ma anche perchè Trenitalia, ha optato per un taglio alle corse. Di qui l’incertezza di tanti, l’indecisione se voltar pagina anche in quella che  ormai costituisce una puntata annuale obbligatoria, alla Roccia di Massabielle o se  affidarsi alle vie del cielo. Ma, per gl’infermi, tutt’altra storia. Il barellato, che di solito viene allestito nella prima carrozza in cima al treno, non potrebbe offrire tale ospitalità  in aereo. Associazioni di Pellegrinaggi, quali l’Unitalsi, non hanno omesso la propria voce, nel difendere i viaggi che da quel lontano 1903, per opera di Giovanni Battista Tomassi, offrono a migliaia di pellegrini, ammalati e personale, sollievo nel corpo e nello spirito. In ogni caso, il calendario generale dei pellegrinaggi, già srotolato in questi giorni, con tanto di spazio all’incontro con i Bambini e col Nazionale. Lourdes resta Lourdes: la fonte dei miracoli in ogni tempo! Non solo quelli che il Bureau des Constatations Mèdical,  diretto dal dott. Sandro de Franciscis, 15° presidente ed unico italiano finora, accerta, ma specialmente quelli della conversione che, come a Tommasi, accelerano i battiti del cuore e sfiorano la terra nel momento in cui, alla Grotta, si solleva lo sguardo verso il Cielo!