San Cipriano Picentino: al Palazzo delle Culture “A te che leggi dopo mezzanotte”

Una serata all’insegna della cultura, per ritrovarsi intorno ad un tema caro non solo all’universo femminile. L’affettività contemporanea, tra problemi relazionali e sfaccettature comportamentali. Al Palazzo delle Culture, patrocinata dall’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco  Gennaro Aievoli, d’intesa con la commissione Pari Opportunità, presieduta da Consuelo Ascolese, presentato “A te che leggi dopo mezzanotte” del direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo. In apertura i saluti della delegata alle Pari Opportunità, MariaRosaria Paraggio, molto lieta d’ospitare la Lupo, poliedricamente impegnata nel mondo culturale. Che vede la donna, spesso impegnata su più fronti, da portare a compimento nello specifico della sua dimensione. Anche il consigliere comunale Maurizio Mele, che ha portato il saluto dell’amministrazione, ha ringraziato il direttore d’essere sempre vicina giornalisticamente al Comune picentino e di porgere un contributo al dibattito contemporaneo, sul ruolo della donna oggi. Infatti, coniugare maternità e lavoro, non sempre facile, ha stigmatizzato l’Ascolese, testimonial di come la maternità, spesso richieda il sacrificio, se necessario, della genitrice, fin dai primi albori della vita in grembo. Il libro della Lupo,  finora plaudito coralmente da oltre 28 amministrazioni comunali, un modo di raccordare il sentire, alla realtà quotidiana: non a caso il titolo, scaturito dalla massiccia proliferazione visibile in rete, a notte inoltrata. Un libro che non intende tratteggiare una donna-immagine, una donna-velina, una donna-perfetta, ha concluso la Lupo, ma una figura che anche se oggi non più appellata fragile, permane dotata di una spiccata sensibilità, che spesso le appesantisce la giornata, quando l’incomunicabilità con l’altro sesso, non le strappa l’allegria. Infatti, dai numerosi pensieri che il libro annota, a mo’ di diario, canzoni di grandi interpreti contemporanei, che invitano a note melanconiche, ma anche a nostalgie che il cuore conosce. Così, da Battisti a Paoli, da Dalla a Mina, un excursus emotivo, che grazie anche alla forma nominale, a volte intercalata da metafore liriche, costituisce una decisa innovazione nel panorama contemporaneo, che l’ha reso degno d’essere inserito nei cataloghi nazionali e nelle biblioteche regionali.