Sarno: “Cuore di Donna” per i diritti femminili con ”A te che leggi dopo mezzanotte”

MariaPia Vicinanza

Location suggestiva, Palazzo San Francesco, per la collettiva “Cuore di Donna”, promossa da As.Mu. Do – pace e giustizia – Onlus. L’ iniziativa itinerante, messaggera di pace e giustizia sociale, attraverso il linguaggio universale dell’arte, distinto della cultura, diversivo dello spettacolo e diligente della solidarietà. Da un’idea dell’artista Gladys Mabel Cantelmi, presidente dell’Associazione, artisti senza distinzione di sesso, età, religione o nazionalità, con tecniche più disparate, in opere sul ruolo della donna  Pittori, scultori, artigiani, fotografi, grafici, ballerini, attori, poeti, scrittori, critici d’arte e storici, a sostegno del progetto “Tucumàn: nuova realtà – pro bambini denutriti del nord ovest dell’Argentina”. Infatti, il ricavato della vendita delle opere d’arte e le donazioni del pubblico, destinati al sostentamento dei bambini denutriti di Tucumàn nel nord-ovest argentino, che sopravvivono in condizioni disperate, lavorando nelle discariche pubbliche, dove recuperano materiali riciclabili da “svendere”. La serata ha registrato in apertura il saluto dell’assessore provinciale Sebastiano Odierna, che ha stigmatizzato l’importanza anche delle politiche sanitarie, a sostegno delle patologie, quali quella tumorale, che spesso minano la salute femminile. Dopo il plauso alla Cantelmi, che riesce a mettere insieme alacremente energie e volitività di tanti, l’intervento del consigliere comunale, capogruppo di maggioranza Antonello Manuel Rega, che ha tratteggiato l’odierna legislazione a riguardo anche delle unioni coniugali e la figura femminile, di notevole valenza nel rapporto di coppia. Sostegno e guida per l’uomo, spesso il ruolo di madre-compagna-moglie, volano di crescita umana e professionale del partner. Solo recentemente, grazie alle politiche di pari opportunità, rimarcato dall’avvocato Filomena Annunziata, edotto che le quote rosa, indispensabili alla crescita produttiva della società. Contro atavici stereotipi mentali, releganti la donna al ruolo di cenerentola, oggi anche determinate professioni, che restano nei termini dialogicamente al maschile, riviste lessicalmente. Ma è sempre la dimensione umana, che s’impone, al di là del sesso e del ceto sociale, ha concluso il direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo, testimonial dell’evento, con la presentazione della sua ultima fatica letteraria “A te che leggi dopo mezzanotte”. La donna che ancora soffre d’incomunicabilità col proprio compagno, spesso non corrisposta nei suoi sentimenti, delusa dall’immaturità del partner che non vuol crescere, al di là dell’età anagrafica. Il libro-diario, che continua ad incassare consensi, ancora una volta ha strappato scroscianti applausi, da parte di un numeroso e qualificato pubblico, non scevro da esponenti di numerose associazioni culturali e da rappresentanti istituzionali. Alla Lupo, il complimento generale d’esser riuscita a dar voce alle donne autentiche, a coloro che fanno fatica, nella storia di tutti i giorni, a viversi ed a raccontare la propria esistenza, anche provata nel fisico dall’infermità!