La nuova società: famiglie omo!

 Rita Occidente Lupo

Un paradosso, quello che altera i termini della realtà! Almeno questa l’accezione ampia ai fenomeni che sfuggono alla logica comune ed a quella umana. Rasentando l’assurdo, a volte, nel loro voler assurgere a realtà! In sintesi, il significato di un termine in passato comunemente usato ed abusato, fino ad esser storpiato, contrariamente ad oggi, in cui non sembra più nulla stranire o meravigliare. E, nel nostro tempo, assetato di giustizia ed alfiere di diritti, quelli delle pari opportunità, ridutivamente da un bel pezzo monopolizzati dalle unioni omosessuali e dalle pie intenzioni di riprodurre nuclei familiari. In nome del progressismo, dei diritti civili, al punto che la normalità, così ostracizzata, quasi da suscitare pudore di professione. Dopo reiterati affondi e cortei, tra pride multicolor, in diversi punti del globo, la Francia, malgrado la discesa in piazza dell’ala cattolica,  con l’approvazione del Senato ai matrimoni ed alle adozioni omosessuali. Scarnificato il principio dell’eterogeneità della coppia per la procreazione e per la crescita dei figli, infranto il legame integrativo dei due sessi: famiglie, a discrezione del singolo! In sintesi, il messaggio dei nostri giorni, in nome di una laicità senza più confini pedagogici o formativi. Bandita ogni psicologia dell’età evolutiva, per anni vademecum per educatori e formatori: il terzo millennio sbandiera la famiglia omo, con tanto di diritti paritari alle coppie etero. E pensare che la riscossa, partita come sempre in sordina: strappando quasi un laconico consenso a chi si diceva progressista nell’accettar la diversità e pertanto in grado di contenere i nuovi tempi e le nuove mode ideologiche. Ed ecco, come sempre, il clou: dai sospinti diritti civili, alle sospirate nozze con tanto di abito bianco e fiori d’arancio o smoking al quadrato! Naturalmente, come per ogni coppia che coniugata desidera la gioia di qualche frugolo, legittima richiesta l’adozione! La tiritera burocratica, che nel nostro Paese da tanto ammaglia tale iter, rende farraginosa una pratica che invece potrebbe allietare tanti minori e coppie sterili. Con la nuova marcia dalla torre Eiffel, c’è da credere che anche nel nostro Stivale, dove da tempo le associazioni omosessuali sferrano i loro colpi, ponendosi anche in vetrina con i Pride, ottengano analoghi diritti. Non stupirebbe se nella nuova mappatura umana, emergessero coppie in liste d’attesa senza scorrimento, eterosessuali, contrariamente alle omo… a spasso con tanto di bebè con occhi a mandorla o color cioccolato!Foto Affaritaliani