Salerno: Arma, sgominata banda stranieri rapine e furti appartamenti

 Sin dalle prime ore di questa mattina oltre cento carabinieri del Comando Provinciale di Salerno e Napoli con la collaborazione di un elicottero del Nucleo di Pontecagnano e di diverse unità cinofile  hanno  passato al setaccio due campi nomadi  di Napoli per eseguire   un decreto di fermo emesso dal dott. Marco Colamonici P.M. presso la Procura di Salerno , nei confronti dei   soggetti

1.         Cozariuc Adrian, nato in Romania il 28.06.1983, di fatto dimorante in Napoli presso il Campo nomadi di Cupa – Perillo in Secondigliano, arrestato a Rafadale (AG)

2.         Zdravkovic Riccardo, nato a Catania il 19.07.1993, abitante in Napoli, campo nomadi Cupa – Perillo di Secondigliano;

3.         Zdravkovic  Igor, nato in ex Jugoslavia il 28.03.1992, abitante in Napoli, presso Campo Nomadi Cupa – Perillo di Secondigliano;

4.         Jovanovic Zlatan, nato in Serbia-Montenegro l’1.1.80, domiciliato in Napoli Campo Nomadi Cupa – Perillo di Secondigliano;

 tutti nomadi, ritenuti responsabili  di rapine e furti in abitazione, resistenza a pubblico ufficiale al fine di garantirsi la fuga, rapina, detenzione e porto in luogo pubblico di armi trafugate. L’indagine dei Carabinieri del Reparto Operativo di  Salerno e coordinata dalla procura di Salerno diretta dal Dott.Franco Roberti  trae origine dalla perpetrazione di una violenta rapina in abitazione ai danni di due anziani coniugi di Capaccio Scalo (Sa) da parte di tre sconosciuti, i quali, introdottisi nell’appartamento sfondando la porta di ingresso, ferivano e immobilizzavano la badante straniera di questi e gli stessi proprietari di casa, trafugando oro, armi ed un telefono cellulare. A seguito di una lunga e complessa attività intercettiva    i militari riuscivano ad individuare uno dei soggetti facenti parte del gruppo. I numerosi controlli  effettuati sul territorio consentivano nel corso di uno specifico controllo di bloccare nei pressi della Stazione Ferroviaria di Salerno un ‘autovettura con a bordo quattro soggetti tutti rom. Cio’ rappresentava una svolta alle indagini che nel giro di pochi mesi portava a definire la struttura del gruppo nonché le modalità di commissione di furti e rapine ai danni di appartamenti con vittime all’interno. Nel giro di pochi mesi venivano acclarate le loro responsabilità in ordine ad una serie di reati predatori commessi in  Salerno-Olivetro Citra-Capaccio Scalo-Olevano sul Tusciano-Montecorvino Pugliano –Montecorvino Rovella-Acerno-Palomonte-Ferentino (FR)- Sant’Angelo D’Alife (Ce)-Atripalda (Av)-Sorbo Serpico- Vietri di Potenza ( Pz)- Montalto Uffugo (CS). L’assoluta pericolosità criminale degli indagati, già evidenziata dall’efferatezza del modus operandi,  emergeva anche da un episodio in cui alcuni tra gli indagati, al fine di sottrarsi alla cattura, non  esitavano a speronare un’autovettura militare, ferendo nell’occasione uno dei militari del Reparto Operativo  impegnati nell’attività tentando di investirlo. Lo stesso militare era costretto a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Salerno con una prognosi di 30 giorni. Nel corso dell’operazione sono state effettuate numerose perquisizioni ai danni di soggetti gravitanti intorno al gruppo , che avevano il compito di ricettare oro ed armi che gli arrestati asportavano nel corso delle loro scorribande. Le indagini sono ancora in corso , finalizzate ad accertare eventuali responsabilità degli arrestati in ordine ad altri furti avvenuti nella città di Salerno.