A te che leggi entro mezzanotte…”Cavallo bianco”

Giuliana Rocci

Stanca…d’aver pazienza! Vita in apnea, pugni nel vento. Tonfi di ricordi, sabato usuale, cadenzati attimi, schegge d’emozioni in pillole. Bandita rassegnazione: impacchettati anni,  il vento delle illusioni. Neanche più ancelle di compagnia, accomodate tra snervanti speranze. Liberato di lei, a dilatargli il passato: quella sera, megera di solitudine! Da troppo urtato  il muro delle impossibili conoscenze. Delle occasioni, graziate dalla vita, non a lieto fine! Anelato il momento giusto: per poter viversi. Depennato ciò che la votava alla felicità, contro la persistente astinenza sentimentale. Sempre al punto di partenza… eppure le sarebbe bastato poco: l’economia del cuore, assaporata da troppo! Chiusi i battenti al domani, diverso da quella pastoia amara  gettata giù di botto, dopo l’ennesima serata insieme! Incalzante il suo volto, assediante più del passato. Nonsense quell’ultimo litigio: l’alibi per il bisturi…senza vedere il suo cuore a picco! Proseguire in quella rete convulsa di lavoro, ininterrottamente, nei giorni festivi e di ferie non godute, unica chance. Casuale, un altro incontro, indifferente, trampolino alla curiosità. Ancora a sorseggiare voglia d’amore, temendo il verso della ruota della fortuna. La sua fretta, nella voglia di vivere…unica colpa! Un cavallo bianco, una corsa contro il tempo… il deserto di sere prima a cellulare con lui, le sabbie mobili della sua incomunicabilità scattante. L’aveva punto…Il suo urlargli il rifiuto di salire sul suo cammello,  anche se fosse stato l’unico uomo in quel Sahara ad attraversarlo… rifiutata, sopportata… rinnegata. Aveva distrutto tutto, aveva vinto, s’era liberato finalmente di lei…di quel rapporto creduto eterno…chissà se l’avrebbe mai più ritrovata! La penna donatale tra le dita sorridente…inguaribile nostalgia, volerlo ritrovare per altra strada insieme!