Italia: il grande trionfo della sovranita’ popolare

 Giuseppe Lembo

Protagonisti genuini dell’Italia contro il consolidamento della politica-potere con le idee e le facce di sempre, sono stati gli anonimi italiani appartenenti al popolo dei non schierati, dei non intruppati, stanchi di vivere da silenziosi crocefissi all’ombra dei tanti sepolcri imbiancati. Questo popolo, appellandosi ad una forte coscienza civica e ad un diritto di cittadinanza umana al di sopra delle lobby, dell’élite finanziarie e delle signorie sovrane per ordine costituito in nome di sovranità assolute ed assolutistiche, ha detto a viva voce, basta; ha detto che non vuole più sentire parlare di inopportune monarchie e monarchi. Vuole, in alternativa a questo, un ruolo centrale per il popolo sovrano dentro e fuori dalle politiche da attuare in Italia, in Europa e nel mondo. Chi ha vinto? Credo di poter dire che a vincere è stata la democrazia, un patrimonio di tutto il Paese che nessuno può mettere in discussione e/o tradire, in quanto al vertice c’è il popolo sovrano, un soggetto politico di indiscusso prestigio che nessuno, veramente nessuno, può pensare di mettere da parte, pretendendo di cancellarne il ruolo e le virtù taumaturgiche della rappresentanza che sono ed unicamente, del solo popolo sovrano. L’Italia con questo voto in cui l’elettorato ha detto definitivamente no alla politica-potere, alla vecchia politica fatta di privilegiati nominati a vita, ha deciso una svolta profonda; una svolta umana, culturale, politica e di prospettive che rifiuta i padri-padroni, tra l’altro, di mediocre spessore e pensa ad un mondo nuovo con una indiscutibile sovranità popolare che nessuno, potente che sia, potrà mai disconoscere. La democrazia piena si realizza solo quando c’è un confronto vero; quando il Paese funziona, rispetta il suo popolo, gli garantisce i diritti democratici e soprattutto non produce quel deficit di democrazia, un problema assolutamente grave per tutti.