A te che leggi entro mezzanotte…”Io e te da soli”

Giuliana Rocci

Ad incartar nostalgie, le ci voleva poco! Il mare di notte, la pece sotto la luna, tra sogni e marea! Anche la sera precedente, lo specchio d’acqua ad ammaliarla. Estranea, tra tanti, unica fretta, dietro l’ultima curva solitaria. L’aveva dentro! Quel sottile filo di nostalgia, che ultimamente insisteva troppo per dire d’aver infranto un sortilegio. In passato, altri volti, sbircianti i suoi orizzonti. Intrusi, senza neanche bussare, usurpando la porta principale…sbrigati convenevoli, sperato librarsi in un sentimento…poi, di nuovo ossa fracassate, senza neanche più riafferrare il bandolo di quella strana sorte, sempre senza preavviso. Solo lui, riacciuffava sempre il suo cuore! Che avrebbe dato adesso per esser sola con lui, dinanzi a quello specchio d’acqua lunare…Transitavano mesi sui loro musi lunghi, silenzi, sulle loro attese…poi, finivano per ritrovarsi, mai smarriti! Ora però, stufata, peggio di una scarola riccia, si diceva guardando allo specchio capelli piastrati, da riflessi umorali, più che da tinture domestiche! Lui,  sempre lontano eppure sapeva che dal suo cuore non usciva. Intuiito quella sera, dividendo qualche rustico tra imbarazzo e voglia di stringerlo, senza quelle melenze formalità, infagottanti ancora i loro sentimenti! Poi, aveva ripreso il suo corso. Giorni, ormai, senza nenache sentore di dove fosse finito, oltre che stramazzato dalla sua caterva d’impegni lavorativi, alibi alle  picche emotive. E lei, finito per cedere alle lusinghe influenzali stagionali: gli anticorpi perfino si eran ritirati in buon ordine, cessando di proteggerla. Dopo mesi di ossa fracassate, mercurio impazzito oltre i 40°! Non  reggeva  neanche con quella grinta che sempre la scortava. Capitombolava, da comune mortale, in un letargo arretrato: e tra sogni, dal sapore d’incubi! Poi, la voglia di rivivere…anche senza di lui! Una cena forzata: senza interessi! Copione di routine, sorriso e protagonismo vincente! Umore, sotto gli occhi indiscreti, tutt’altro che femminilmente lusinghieri. Invidia a pelle, seppure ancora febbricitante. Un volto strano, un sorriso spento, un formalismo imbastito: un dèia vu sospeso tra imbrazzo e puntale! Un’eco lontana. Alchemiche profezie derise! Voglia di andare oltre, sbarazzando il campo dai relitti! Imprevisto a mezz’aria? Il terrore, di un’ennesima delusione, a tarparle la stretta cordiale con uno sconosciuto già troppo familiare: appuntamento informale,vago biglietto da visita… la giostra della vita…!