Guardie ambientali formate!

Giovanni Trombetta

L’associazione nazionale per la tutela dell’ambiente (ANTA),  per la formazione costante dei  numerosi  gruppi  di guardie distribuiti nelle varie regioni italiane, organizza corsi di formazione che abbracciano molte tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente, alla protezione degli animali e, di tutte le attività  relative alla salvaguardia del territorio. La necessità  della formazione costante delle guardie, risulta essere indispensabile per l’espletamento delle funzioni  delle stesse in ambito ittico venatorio. I corsi quindi permettono alle guardie di assimilare in modo chiaro ed esaustivo  regolamenti  e leggi concernenti   i vari campi di applicazione. La figura delle guardie ambientali è riconosciuta da decreti rilasciati ovviamente previo superamento di un esame, da vari enti ; precisamente  nell’ordineDecreto Ittico: PROVINCIA      Decreto venatorio:  PREFETTURA.    Il rilascio dei decreti sopracitati e la conseguente nomina  a Guardia Giurata Volontaria,  conferisce alle guardie nell’espletamento delle loro funzioni la qualifica di agenti di polizia giudiziaria, quindi autorizzati a redigere verbali  e, in casi di trasgressioni che lo richiedano, effettuare sequestri . Durante lo svolgimento dei corsi tenuti da personale con pregressa esperienza nel campo ittico venatorio, vengono trattati molti  argomenti tra i quali:  Pesca : relativi tipi di licenze per l’esercizio, giorni in cui può essere effettuata, attrezzatura consentita, specie e quantità di pescato prelevabile. L’attenzione va esaustivamente  soffermata poi agli obblighi e divieti e alle sanzioni per eventuali trasgressioni. Caccia: Legge numero 157 del 92 che ha come oggetto la tutela della fauna, la regolarizzazione dell’esercizio venatorio,  l’abilitazione all’esercizio venatorio, i mezzi per l’esercizio dell’attività venatoria, le specie cacciabili e i relativi periodi dell’attività, la licenza di porto di fucile per uso caccia e abilitazione all’esercizio venatorio e relative tasse di concessione regionale. Infine  i divieti che prevedono in caso di trasgressione sanzioni amministrative e, per trasgressioni più gravi illeciti conseguenze penali. Con lo stesso argomento si introduce la regolamentazione sulla gestione  dell’esercizio venatorio al cinghiale per la provincia di Salerno. Successivamente si passa alla regolamentazione sulla raccolta dei funghi e dei tartufi, chiaramente le regole della raccolta, i tempi , le quantità consentite,  le licenze per la raccolta e i relativi divieti. Si analizzano poi le varie tipologie di guardie, le differenze nel rilascio dei decreti,  i campi di applicazione e le loro funzioni. Infine si tratta l’argomento degli incendi boschivi, con relative dinamiche e conseguenze o impatto ambientale, analizzando  i rischi e le attrezzature individuali di cui premunirsi per lo svolgimento dell’ attività in caso di incendio (dpi). Insomma una panoramica sulle principali attività che riguardano la flora e la fauna. Queste sono i campi di applicazione in cui operano le guardie ambientali formate, sempre più a stretto contatto con le forze dell’ordine con le quali si creano rapporti di collaborazione direttamente sul campo. La formazione costante è un prerogativo indispensabile  per differenziarsi sul territorio, seguendo con l’ausilio dei regolamenti e delle leggi un unico scopo comune: la tutela dell’ambiente.