Napoli: emergenza carni equine

IL  consumatore non deve perdere la fiducia, si  consiglia, per suo conforto, di controllare che ogni pezzo di carne oppure ogni suo derivato, sia provvisto di etichetta o di cartello esposto sul banco dove siano indicate le generalità dell’ animale Paese di origine, allevamento, macellazione. Anche la preparazione di carni macinate, avviene sotto il controllo del servizio veterinario e degli enti nazionali e locali preposti che ne garantiscono la qualità. Cosi il rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, già Delegato della Provincia di Napoli per il settore Agricolo\Agroalimentare, Rosario Lopa sulla emergenze dell’utilizzo delle carni da cavallo non tracciate. La strategia è quella di un rafforzamento, oggi più che mai necessario, del rapporto tra produzione, distribuzione e consumo. Noi non vogliamo creare allarmismi, ma difendere i consumatori. La carne italiana e campana ed i suoi derivati sono sicuri. Il consumatore può consumare tranquillamente questi prodotti perché non sussistono rischi. Non si tratta di una tranquillità statica, perché abbiamo intenzione di sollecitare ulteriori interventi sull’anagrafe zootecnica per aumentare i controlli e la sicurezza del consumatore e garantire il pieno controllo sul sistema delle carni in Italia e in Campania. Abbiamo la necessità di un richiamano al modello multifunzionale e puntano sui valori dell’ambiente e della sicurezza alimentare generando una ricaduta di servizi per l’intera collettività. In questa ottica,  non c’è nessun popolo della terra che possa rinunciare alla sua agricoltura e alla sua zootecnia. Non ci sono paesi poveri che hanno agricoltura e paesi ricchi che ne possono fare a meno. Insistendo sull’impatto positivo che il settore primario ha sul territorio e sulla difesa delle aree marginali. Avere allevamenti e filiere della carne diffuse su tutto il territorio nazionale significa evitare la piaga degli abbandoni, dello smantellamento del settore nelle aree marginali. Gli standard di sicurezza alimentare non possono essere affidati al mercato è impensabile che la mano pubblica non preservi questi standard di sicurezza e qualità alimentare. Se la produzione non è fortemente sostenuta da meccanismi di rintracciabilità legati al rapporto con il territorio, la sicurezza alimentare può peccare di fragilità. Noi vogliamo una integrazione di filiera delle carni campana che riesca a dare riferimenti, ad attuare un meccanismo di rintracciabilità condiviso dalla base, organizzazioni di filiere che possano vivere autonomamente e non siano bloccate da meccanismi troppo rigidi sulla concorrenza.