Salerno: Teatro Bis “Energie in Movimento” “Il Sol Levante di Sakamoto”

Nell’ambito della Rassegna “Energie in Movimento” curata dalla Compagnia Teatro Bis diretta da Paolo Lista, presso l’Auditorium dell’Azienda del Gas di Salerno, l’ensemble “Oltre Quartet” presenterà il mercoledì 27 e giovedì  28 febbraio 2013 alle ore 21 lo spettacolo “Il Sol levante di Sakamoto” in uno straordinario arrangiamento delle più belle musiche e le più belle colonne sonore del Premio Oscar giapponese. L’ensemble “Oltre Quartet” è una formazione di eccellenti musicisti, alcuni provenienti dal Santa Cecilia di Roma accompagnati dalla voce straodinaria della talentuosa cantante jazz Francesca Fusco, solista del gruppo di bossanova Casa Quintet. Tutti vantano collaborazioni con artisti internazionali con concerti in Italia ed all’estero. Oriente e Occidente, alba e tramonto. Cattolicesimo e buddismo, zenit e nadir. Meditazione zen e analisi, sake e birra, sushi e bistecca. Due mondi paralleli che scorrono all’infinito, senza incontrarsi mai. Eppure a volte questi due mondi si cercano, lanciano dei segnali. Riescono addirittura a suggestionarsi l’un l’altro, a contaminarsi: tradizioni che si incontrano nella loro diversità, modernità che si sviluppano su influenze altre. È  ciò  che  accade  nella  musica  di  Ryuichi  Sakamoto,  musicista  giapponese,  ma  già  patrimonio dell’intera umanità,   tra  i  primi  a  fondere musica  etnica  orientale  con  sonorità  elettroniche occidentali. Come negli  scritti di autori del calibro di Yukio Mishima e Banana  Yoshimoto,  che pur affondando le radici nella millenaria tradizione nipponica,  raggiungono  culture diverse e con esse si fondono dando vita ad una letteratura universale. Così,  partendo  dalla  musica  etnica,  Sakamoto  collabora  con  diversi  artisti  occidentali  (David Sylvian,  Iggy Pop,  Caetano Veloso,  Youssou N’Dour)  e  incide  un disco “CASA”  dedicato integralmente ad un genio della musica brasiliana,  anzi mondiale: Antonio Carlos Jobim. Nella  sua  eclettica  attività,  scrive  alcune  delle  più  belle  colonne  sonore  della  storia  del cinema, da quella di “Furyo”,  a quella de “Il  te nel deserto”,  e de “L’ultimo imperatore” del nostro Bernardo Bertolucci,  (per  la quale ha vinto il premio Oscar), fino a “Tacchi a spillo” di Pedro Almodovar. E  saranno  proprio  i  brani  di  Sakamoto,  alcuni  famosissimi  come  “Forbidden  Colours”  cantata  da  David  Sylvian,   ad  accompagnare  parole  e  versi  della  tradizione  letteraria giapponese.  Dagli  arcaici  Tanka  raccolti  nell’antologia Manyoshu,  agli  Haiku  di  Matsuo  Basho,  componimenti non privi  di  un’ingenuità dal  sapore antico e di  estrema delicatezza,  fino alle pagine sferzanti degli autori contemporanei del Sol levante.   “Ho sempre pensato che le culture se soltanto potessero osservarsi e avvicinarsi si innamorerebbero le une delle altre.” (Bernardo Bertolucci)