Salerno: l’assessore Mancusi al PD “Solo chiacchiere strumentali e fuorvianti”

“I rilievi mossi dal PD appaiono a dir  poco risibili. Coloro i quali oggi vestono i panni di Catone il Censore sono gli stessi che hanno devastato le casse pubbliche della Provincia e non solo ”. Così l’assessore provinciale al Bilancio, Amilcare Mancusi.“Basti pensare – continua – che all’atto dell’insediamento dell’Amministrazione Cirielli la  liquidità disponibile sui conti correnti era pari a zero, con un indebitamento verso gli istituti bancari che ammontava a circa 377 milioni di euro e con un debito occulto ereditato che ha costretto la nostra Amministrazione a riconoscere, da luglio 2009 al 31 dicembre 2011, circa 17 milioni di euro di debiti fuori bilancio”.“In questi tre anni – aggiunge – abbiamo risanato l’Ente, riducendo le consulenze del 98%, le spese del personale di staff del 30%, le locazioni scolastiche del 44% e le altre locazioni del 48%, le utenze telefoniche del 40%, la spesa energetica del 34%, la riduzione dei contributi a pioggia per feste e sagre dell’89%. Questi sono solo alcuni dei numeri che dimostrano il nostro buongoverno”.“Il resto sono solo chiacchiere strumentali – conclude –  a cominciare dalla nomina dei revisori dei conti la cui procedura è stata sottoposta al vaglio della Prefettura. A breve, il responsabile del settore finanziario risponderà sull’argomento con un parere circostanziato. Allo stesso modo, in maniera fuorviante il  PD non tiene conto dell’attuale drammatico momento di crisi della finanza pubblica aggravato dalle scelte sciagurate del Governo Monti. Nonostante 15 milioni di euro di tagli ai trasferimenti statali, operati solo a fine dello scorso anno, siamo riusciti ad assestare il bilancio e, nello stesso tempo, compiendo una scelta coraggiosa e giusta, ad onorare gli impegni con le imprese, liquidando le spese di investimento relative agli stati di avanzamento dei lavori pubblici realizzati. In questo modo, abbiamo contribuito a non bloccare l’economia locale e, di conseguenza, a tutelare, per quanto possibile, i livelli occupazionali”.