Tris di Guazzo e la Salernitana vola ancora più in alto

Maurizio Grillo

La Salernitana riprende il discorso da dove era terminato. Così come accaduto nel primo incontro dopo la sosta invernale a L’Aquila, i granata salutano con una vittoria la ripresa delle ostilità. Una tripletta di bomber Guazzo spegne le velleità della Vigor Lamezia nonostante una ripresa giocata quasi interamente in inferiorità numerica. Tornare ai tre punti all’Arechi: era questo l’imperativo categorico per la Perrone band dopo il pari del precedente match casalingo contro l’Arzanese. Il tecnico granata, per scardinare la linea Maginot della Vigor Lamezia (migliore difesa del campionato), si affida al 3-5-2. Mounard funge da intermedio di centrocampo, in avanti la coppia gol Guazzo – Ginestra. Il Principe ed il Cobra vogliono interrompere l’astinenza da reti che dura da ormai troppo tempo. I calabresi rinunciano all’ex De Luca, appiedato dal giudice sportivo per squalifica, e schierano in mediana l’ex Salerno Calcio Giacinti. Prima della gara viene osservato un minuto di raccoglimento per ricordare la prematura scomparsa di Carmelo Imbriani, tesserato anche della Salernitana durante la stagione 2003-04, senza mai essere sceso in campo con la maglia granata. La gara inizia all’insegna del gioco cattivo: contrasto duro a metà campo in cui resta coinvolto Mounard. Il francese rimedia un brutto colpo e resta a terra. Prima azione della gara della Vigor: cross dalla sinistra di Crialese, sponda di Catanese e tiro di Zampaglione bloccato a terra da Iannarilli. Al 4’ primo cartellino giallo della gara: Perpetuini rimedia l’ammonizione. La Salernitana inizia il match sotto tono: la Vigor mantiene il pallino del gioco in mano, i granata sembrano avere problemi di dimestichezza con un campo che appare ricco di buche tanto da sembrare una groviera. Al minuto 8 prima azione della gara per la Salernitana: Guazzo riceve palla spalle alla porta e calcia a rete, blocca Forte. L’inizio gara sembra ricalcare quello del match contro l’Arzanese: i granata sbagliano anche gli appoggi più semplici e non riescono a ordire trame di gioco degne di tal nome. “Casimiro, Ivan e Adriano … riposate in pace ultras”: così recita uno striscione esposto in curva sud al quarto d’ora di gioco. Chance da gol per gli ospiti al 17’: cross dalla sinistra del solito Crialese,Castaldo ci prova in spaccata, ma Iannarilli fa buona guardia sul primo palo. Gli uomini di Costantino coprono meglio il rettangolo di gioco e sembrano maggiormente ordinati in campo rispetto ai campani. Giacinti è il solito motorino instancabile in mediana.

L’ex blaugrana si guadagna una punizione da buona posizione al 25’: l’esecuzione del calcio piazzato non sortisce alcun effetto. Un paio di minuti dopo anche Tuia finisce sul taccuino dell’arbitro: giallo per il difensore scuola Lazio. Salernitana senza idee: poco gioco palla terra e solo lanci lunghi, per di più poco precisi. Risultato? Zero emozioni, almeno sulla sponda granata. La Vigor continua a fare la propria onesta gara, ma i numerosi tiri fuori misura sono lo specchio del dato secondo cui gli uomini di Costantino hanno il peggior attacco del girone. La Salernitana sembra la brutta copia della squadra ammirata nelle scorse settimane. I granata provano a scuotersi con Ginestra che si guadagna un corner, ma nessun pericolo per Forte. Al 38’ buon contropiede della Salernitana: Guazzo giunge in ritardo sul cross dalla sinistra di Piva. Tre  giri di lancette più tardi la girata di testa di Guazzo attraversa tutto lo specchio della porta e si spegne a lato. Sul finire del primo tempo, la Salernitana trova il vantaggio, seppur in maniera immeritata: Mancini accende la luce con un cross pennellato dalla sinistra su cui si fionda Guazzo che batte Forte con un perentorio stacco di testa, nonostante il tentato intervento del numero uno calabrese. Durante il recupero il direttore di gara allontana dal rettangolo di gioco l’allenatore della Vigor Lamezia Costantino ed il suo secondo Guanna  in seguito ad una segnalazione dell’assistente Torre di Chieti. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-0 dopo tre minuti di recupero. A fine prima frazione coro rivolto dalla curva a Lotito, a cui viene ricordato quanto amore leghi la squadra ai supporters. L’inizio ripresa si apre nel peggiore dei modi: Tuia rimedia il secondo cartellino giallo del suo match per un fallo commesso ingenuamente ai danni di Zampaglione. L’arbitro Piscopo manda, dunque, anzitempo il difensore granata sotto la doccia: Salernitana in 10 a partire dal quarto minuto di gioco. Perrone corre ai ripari inserendo in campo Zampa al posto di Mounard. La Vigor Lamezia sfiora il pareggio al 10’:  ripartenza cinque contro quattro, buon giro palla e servizio per Catanese che scatta sul filo del fuorigioco e manda incredibilmente a lato tutto solo a tu per tu con Iannarilli in uscita. Al 14’ cartellino giallo per Giacinti e secondo cambio tra le fila granata: Ricci rileva un evanescente Ginestra. La Salernitana prova ad alleggerire la pressione avversaria, ma il tiro di Guazzo finisce alle stelle. I granata si rituffano in avanti: l’appoggio di Zampa per Guazzo è troppo fiacco. Al 27’ bella punizione di Mangiapane dai 30 metri: la palla si spegne di poco alta sopra la traversa. Due minuti dopo la Salernitana si mangia il raddoppio: Ricci recupera palla sulla tre quarti, si invola verso la porta di Forte e, anziché servire il meglio appostato Guazzo, calcia malamente a lato. Al 36’ arriva il raddoppio granata: calcio d’angolo dalla destra di Ricci e colpo di testa vincente di Guazzo che firma l’anticipo vincente sul primo palo. La gara è in cassaforte, ma ci pensa il solito Guazzo a rimpinguare il tabellino. Al 43’ il bomber granata scatta sul filo del fuorigioco, controlla la palla e scaraventa la sfera in rete con un destro di potenza inaudita. E’ il gol del ko (Il tredicesimo in stagione, uno in più di Ginestra) e Perrone concede la meritata standing ovation alla punta ex Taranto, a cui subentra Capua. Dopo cinque minuti di recupero, l’arbitro decreta la vittoria di una Salernitana che incrementa il vantaggio sulle dirette concorrenti e viaggia e vele spiegate verso la promozione in Prima Divisione. La capolista se ne va.