Pagani: finalmente la mensa di Tommaso
Don Flaviano Calenda, parroco del SS. Corpo di Cristo di Pagani, esplicitava al Commissario prefettizio di Pagani la necessità di una “Mensa dei poveri”, appunto “La mensa di Tommaso”, (dal Beato Tommaso Maria Fusco), e chiedeva, nel nome del Signore e in aiuto dei poveri, un’attrezzatura per la ristorazione, della quale il Comune era in possesso. Per intervento del Santo Tommaso, tale materiale è stato messo a disposizione e, dopo un intenso e faticoso lavoro di smontaggio, trasporto e di rimontaggio, a fine mese, tutti i poveri di Pagani troveranno pane, in un momento così critico per il nostro paese. L’idea di realizzare una mensa a Pagani è nata dal quotidiano contatto con persone che vivono disagi economici e, circa un anno fa, l’idea ha assunto contorni sempre più concreti. L’occasione propizia è stata offerta dalla Fondazione Carminello ad Arco, che ha messo a disposizione della Parrocchia del SS. Corpo di Cristo, ampi spazi per la Caritas: un ampio salone, con servizi all’interno del Cortile, e tre ampi locali ad angolo, tra via Matteotti e via Campitelli, al piano terra.Questi ultimi, che si presentavano fatiscenti e degradati, come i signori Commissari hanno potuto verificare personalmente, son serviti allo scopo, grazie ad interventi di adattamento, riorganizzazione degli spazi e riadattamento dei servizi. Sua Eccellenza, mons. Giuseppe Giudice, in occasione della benedizione dell’organo al Santuario della Madonna delle Galline, si è detto impaziente di vedere la mensa in funzione e ciò avverrà dall’otto marzo, giorno della inaugurazione, con gran vantaggio di tutti i poveri di Pagani, in quanto ciascuna Parrocchia segnalerà i propri poveri. Al parroro Calenda, il plauso di tutti coloro che apprezzano l’efficacia indomita del suo operato, in una terra che ha bisogno di iniziative, serie ed oneste, di recupero sociale.