A te che leggi entro mezzanotte…”Senza parole”

Giuliana Rocci

Parole…Tra loro, non ce n’era mai stato bisogno. Nemmeno ora che lui restava lì, a guardarla in silenzio, assente da ogni cenno salutare. Poi, a svignarsela. Ancora il coprifuoco: non cartucce a salve, in quella guerra di sguardi, senza pace d’intese. Continuava il naufragio di quell’amore che entrambi serravano senza prese di tempi. Lo sapeva, che se la portava dentro, senza darle per vinta una vittoria scontata. Al palo, ma il suo maledetto orgoglio maschilista non gli faceva compiere il primo passo. La sapeva cocciuta, fiera, altezzosa…forse aveva atteso che, come sempre, il primo squillo partisse dal suo cellulare, in attesa di consensi. Invece, la guerra fredda, si protraeva più del dovuto. Lei ad avergli detto basta, cuore inzuppato dalla pioggia, oltre che dalla delusione, sotto un’ottica diversa. Asettico marziano lunare, a spasso in un universo di presenze, contarrie ai suoi silenzi. Eremita della bonaccia, per chi lo conosceva appena e ne ritraeva spiccata cordialità. Lui,  sempre flautista di gentilezze,  non sapendo districarsi nelle scelte. Lui, ancora a sostare, più che scegliere. A farla andare, ancora una volta, contro il corso del destino tracciato per entrambi, convinto che prima o poi la risacca gliela avrebbe riportata. Capace di fermare l’attimo, coi suoi mille impegni, più che afferrare l’istante, roso di lacrime. La felicità, ancora una volta, sotto il suo paltò frettoloso, nel guadagnare un uscio avvezzo da sempre. Lei, ancora una volta, spettatrice di sguardi e di pensieri, a guardarlo scivolar via…