Avellino: SAPPE, conferenza stampa su criticità carcerarie

Partirà lunedì mattina da Avellino il tour di visite negli Istituti Penitenziari della Campania del Segretario Generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il più rappresentativo sindacato del Corpo della Polizia Penitenziaria) Dr. Donato Capece. Il segretario, accompagnato dal Segretario Nazionale per la Campania Emilio Fattorello, terrà una conferenza Stampa fissata per lunedì 21 gennaio alle ore 10.30 sulla situazione del carcere avellinese e delle altre strutture detentive della regione.“La nostra presenza in Campania” spiega CAPECE “vuole per prima cosa testimoniare la vicinanza e la gratitudine del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria alle colleghe ed ai colleghi delle 17 carceri campane, quotidianamente impegnati in una situazione di costante sovraffollamento con significative carenze di organico. Alla data del 31 dicembre scorso, ad esempio, in tutto la Campania erano detenute 8.165 persone (4.149 imputati,  3.767 condannati e 249 internnati) rispetto ai 5.794 posti letto regolamentari. Donne e uomini della Polizia Penitenziaria che il carcere lo vivono quotidianamente nella prima linea delle sezioni detentive, svolgendo quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato per l’esasperante sovraffollamento.” Capece sottolinea che “nei primi sei mesi del 2012, nelle sovraffollate carceri campane, i detenuti hanno posto in essere 279 atti di autolesionismo e 42 tentativi di suicidio: le morti per cause naturali in carcere sono state 8.  56 sono stati i ferimenti e 299 le colluttazioni. La manifestazioni di protesta individuali hanno visto 258 detenuti fare nel corso dell’anno lo sciopero della fame, 130 rifiutare il vitto, 36  detenuti coinvolti in proteste violente con danneggiamento o incendio di beni dell’Amministrazione penitenziaria.” Il SAPPE sottolinea infine che nel corso della conferenza stampa saranno spiegate le ragioni che porteranno il primo Sindacato del Corpo a manifestare a Roma il prossimo 23 gennaio per avere un nuovo Capo della Polizia Penitenziaria e nuovi vertici al DAP: “Servono risposte concrete ad un problema grave come il sovraffollamento penitenziario. Quello che invece non serve è la delegittimazione del ruolo di sicurezza affidato alla Polizia Penitenziaria, come invece previsto da una nota del Capo Dap Tamburino che vorrebbe consegnare le carceri all’autogestione dei detenuti attraverso fantomatici patti di responsabilità. Una nota (che il Vice Capo Pagano cerca di presentare in giro come una positiva ‘rivoluzione normale’ delle carceri favoleggia di un regime penitenziario aperto, di sezioni detentive sostanzialmente autogestite da detenuti previa sottoscrizione di un patto di responsabilità favorendo un depotenziamento del ruolo di vigilanza della Polizia Penitenziaria mantenendo però in capo ai Baschi Azzurri il reato di ‘colpa del custode’ (articolo 387 del Codice penale). Di fatto, da quando è operativa questa disposizione del DAP, abbiamo constatato un aumento di aggressioni, di suicidi, dei tentati suicidi sventati per fortuna sventati dai poliziotti penitenziari, delle evasioni e di quelle tentate, delle risse e degli atti di autolesionismo. Se gli agenti non possono controllare stabilmente le celle le responsabilità non possono essere le loro ma di chi quella nota circolare ha firmato, il Capo dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Tamburino, e di chi la spaccia per ‘rivoluzione normale’ delle carceri, il Vice Capo Luigi Pagano, che il Ministro Guardasigilli non può ulteriormente lasciare alla guida del DAP”.