Eboli: Melchionda incontra delegazione dell’ Orientale
Il prossimo 24 gennaio, il Sindaco di Eboli Martino Melchionda incontrerà la delegazione dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale per definire – sulla base degli indirizzi del Consiglio Comunale – i dettagli dell’ipotesi di accordo transattivo. La Giunta Municipale, con propria delibera, lo scorso 10 gennaio, ha dato mandato al primo cittadino di partecipare all’importante incontro, al fine di verificare la possibilità di giungere alla definizione di un contenzioso le cui origini risalgono ad avvenimenti estremamente remoti nel tempo. Difatti, la comunità ebolitana rivendica da moltissimo tempo – il proprio diritto di riappropriarsi degli usi civici sui fondi dell’Istituto Orientale, ubicati in gran parte nell’area di Santa Cecilia. Numerosa è la mole di documentazione, di procedimenti amministrativi e giudiziari accumulati nel tempo e, tuttavia, ancora non si è giunti ad una degna conclusione della vicenda. Nel 1992, inoltre, l’Amministrazione Comunale allora in carica avviò un procedimento presso il Commissario per gli usi civici, al fine di ottenere il trasferimento dei terreni dell’Istituto Orientale, procedimento che è ancora in corso.Nel 2009, all’esito di un lungo confronto, il Consiglio Comunale individuò i parametri entro i quali potrebbe addivenirsi ad una ipotesi di accordo transattivo, in base al quale il Comune di Eboli rinuncerebbe alla rivendicazione di ogni eventuale diritto di uso civico e riconoscerebbe all’Università la proprietà dei fondi Parco San Pietro Primo, Petruccia e San Pietro. L’Orientale, invece, si impegnerebbe, in caso di sottoscrizione dell’accordo, a riconoscere all’Ente, a titolo gratuito, la piena proprietà, su oltre il 50% del fondo denominato “S. Cecilia”- che si estende sul lato sinistro della strada provinciale P30, in direzione Eboli-Mare – , trasferendone, dunque, il possesso al Comune di Eboli. L’Università, inoltre, per quanto riguarda la restante parte del fondo “S. Cecilia” riconoscerebbe al Comune, sempre a titolo gratuito e in parti uguali, la proprietà comune ed indivisa di tale estensione di terreno. I due enti si impegnano inoltre a promuovere e a realizzare – in tale porzione di fondo – un progetto di grande interesse pubblico, teso a favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale dell’area. Con la medesima delibera di Consiglio Comunale, inoltre, è stata costituita una commissione tecnica paritetica composta da sei componenti, di cui tre direttamente designati dall’Istituto Orientale e tre da parte del Comune di Eboli, al fine di definire tutti i numerosi dettagli tecnici e burocratici relativi all’ipotesi di transazione. L’Amministrazione Comunale ed il Consiglio hanno individuato, in tal modo, le modalità attraverso le quali sarà possibile chiudere una vertenza annosa ed anche molto impegnativa, dal punto della complessità della vicenda ed anche dell’impegno economico e burocratico necessari. Sulla base di tali indirizzi, oggi si riaprono le trattative tra le parti. A riguardo il Sindaco di Eboli Martino Melchionda dichiara: “Si tratta di fondi considerati tra i più fertili e pregiati della Piana del Sele, e che rappresentano, dunque, un prezioso patrimonio della nostra Città. Una proprietà straordinaria per pregio ambientale e storico, oltre che possibile fonte di reddito. Cerchiamo di portare a conclusione – prosegue il primo cittadino – in modo pienamente soddisfacente per gli interessi della collettività e in ossequio alle decisioni assunte in Consiglio Comunale, un importante contenzioso, che dura ormai da moltissimo tempo e la cui complessità è tale che – senza addivenire ad un atto transattivo – rischia di trascinarsi avanti ancora per moltissimi anni, alimentando la spesa per tecnici ed avvocati impegnati nell’analisi e studio della fitta e corposa documentazione prodotta. La Città di Eboli – una volta terminata la transazione – diventerà proprietaria di un patrimonio di altissimo valore storico , economico e produttivo. Mi auguro, dunque, – conclude il sindaco Melchionda – che l’incontro possa essere proficuo e condurre alla definizione delle modalità secondo le quali si possa – in tempi rapidi – giungere alla risoluzione di una storica questione ed alla conseguente acquisizione di tale pregiato patrimonio che tanti vantaggi, in termini storico-culturali ed economici, apporterebbe alla nostra comunità”.