Salerno: se muore l’edilizia, muore il paese

Domani, venerdì 11 gennaio alle 10.30 presso la sede dell’ANCE Salerno in via Galloppa 15, a Torrione si svolgerà una conferenza stampa congiunta, cui prenderanno i rappresentanti di ANCE, enti paritetici e sindacati di categoria, per tracciare un bilancio del 2012 e denunciare con forza il perdurare della crisi del comparto.  Il settore edile, dai progettisti ai collaudatori, rappresenta la più composita e numerosa filiera lavorativa del territorio (in provincia di Salerno l’incidenza sul PIL, circa il 20%, è il doppio del dato nazionale): dal 2008 ad oggi, nella sola provincia di Salerno i lavoratori licenziati sono pari al doppio dell’Ilva di Taranto. Le prospettive purtroppo non sono affatto rosee: in provincia di Salerno l’Ufficio Studi dell’ANCE stima, per il 2013, ulteriori 3.000 licenziamenti (10.000 con l’indotto). La gravità della situazione ha indotto quest’anno i vertici dell’ANCE Salerno, degli enti paritetici C.P.T. Comitato Partitetico Territoriale, E.S.E.S., Ente Scuola Edile Salernitana, Cassa Edile Salernitana, EdilSicura e dei sindacati di categoria FENEAL Uil, FILCA Cisl e FILLEA Cgil ad un esame congiunto della situazione e all’attivazione di un gruppo di lavoro che vede l’intera la filiera, dalle parti sociali agli ordini professionali, impegnata per attivare forti iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione sul territorio. Lo scopo è quello di rivendicare con forza dalle istituzioni, impegni ed interventi concreti.  La categoria è determinata ad attivare ogni iniziativa che consenta di ottenere una vigorosa inversione di tendenza. Manifestazioni anche dure varranno a ribadire che continuare così non si può: e, se muore l’edilizia, muore il Paese.