Licenziamenti per non tradire!

di Rita Occidente Lupo
La gelosia, ancora di moda. Per questo non fa specie, non si capisce perchè notizia, il licenziamento di Melissa Nelson “in quanto  considerata troppo bella da non compromettere il matrimonio del proprio datore di lavoro”. Non il primo nè l’ultimo caso di donne che allungano le grinfie, per tutelare il proprio marito da sirene di turno, specialmente se benestante! E di papabili che, avvalendosi del proprio sex appeal o puntando sulla propria immagine, vere e proprie arrampicatrici sociali. Se poi s’intende demonizzare l’aspetto fisico, tutt’altra storia. Nel senso che il bello, resta tale e non deve creare confusione, ma se tenta, sfruttato per ottenere servigi e favori, anche se purtroppo la storia passata e presente zeppa anche di nobildonne a riguardo, tutt’altra storia. Probabilmente ci si sente fragili, in quanto le proprie unioni,  già precarie e barcollanti da tempo. Dunque, un’avvenente presenza, potrebbe esser semplicemente la goccia, capace di far tarboccare il vaso! Di qui la paura di perdere ciò che s’intende tener ben serrato nel proprio pugno! La Corte di cassazione dell’Iowa, che ha dato ragione al datore di lavoro, in quanto Melissa s’era appellata alla giustizia per scongiurare il licenziamento, ha avvallato il datore di lavoro. Ma quante donne impongono ai propri coniugi d’allontanare questa o quell’avvenente collaboratrice, quando annusano tradimento in arrivo?