Vergogna italiana!

di Rita Occidente Lupo

Tra fiumi di spumante e dolci a volontà, il gossip anche in tali festività, punta la moviola sui leader, prossimi a discese in campo. Silvio Berlusconi, che dinanzi alla giustizia italiana deve piegare il ginocchio: ben 3 milioni€ mensili all’ex moglie Veronica Lario, in una causa non consensuale divorzista. Un fiume di denaro, nelle tasche della miliardaria Veronica, che se non altro la vince in termini economici più che a testa alta. In controluce, a Linate, multato Renato, clochard per caso. ex imprenditore, in strada per bassa fortuna, ridotto all’ambulanza di sopravvivenza. Occupazione di suolo pubblico la sua, senza debite autorizzazioni, decisamente costretto ad ammenda, pur senza avere denaro per saldarla. La vergogna italiana, proprio in questo: lo strapotere dei ricchi, a dispetto della povertà dei meno abbienti! Si schiaffeggia la crisi economica, parlando del premier che nel suo tesoro, continua a celare fanciulle meno che trentenni. E si accentua la forbice di povertà, che ancora si dilata su realtà che dalla sera al mattino, si trovano completamente spiantate, senza sicurezze economiche. Tanti, in strada, per i colpi di coda della vita…tanti, in sella a fortune miliardarie, per averci saputo fare, assecondando la capricciosa fortuna, di machievellica matrice!

2 pensieri su “Vergogna italiana!

  1. L’accanimento sulle “tasse – imposte” fisse è, secondo me, finalizzato a creare due poli opposti in termini economici:
    – I troppo poveri
    – I molto ricchi
    Tutte le vessazioni fisse violano il principio della partecipazione alla spesa pubblica in proporzione al reddito. Pensiamo a cosa significheranno per Veronica, con i suoi 100 mila euro al giorno, i 113,50 euro del canone Rai (o tassa di possesso) e cosa significherà la stessa cifra per un pensionato che ne piglia 470 al mese.
    Stessa cosa per l’IMU sulla casa unica e spese fisse sulle attività professionali, commerciali ecc. che non tengono punto in conto il reddito reale. Cè chi se la cava, con artifizi vari, e chi crolla sotto il peso, assolutamente non proporzionale, delle suddette vessazioni. Ecco, una volta i politici accennavano almeno alla giustizia sociale, ora parlano solo di (sic!) economia.

  2. Sì, e poi qualcuno fa finta di non capire cosa voglia dire “maggiore redistribuzione della ricchezza”…

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