Salerno: LIPU-BirdLife, sulle nomine dei direttori

“Non bastavano i pesanti tagli alle risorse per i parchi. Ora si vuole condizionare anche l’operato del direttore assogettandolo a criteri di nomina politica”. Così la LIPU-BirdLife Italia esprime la propria contrarietà a quanto previsto dalla Proposta di legge n. 4240 – B che prevede modifiche alla Legge quadro sulle aree protette, la 394/91. L’art. 21 della proposta, in particolare, preoccupa l’Associazione ambientalista perché il direttore del Parco verrebbe proposto dal presidente.Una procedura – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU – che rischia di condizionare politicamente una figura che invece deve rimanere tecnica e indipendente, in possesso di titoli di studio adeguati e caratterizzata da una solida esperienza nella gestione di aree protette. “Dopo i pesantissimi tagli che rischiano di paralizzare il funzionamento dei parchi, la politica ora vorrebbe assoggettare anche una funzione così delicata e complessa come quella dei direttori. Noi proponiamo che l’individuazione di questa figura sia posta in capo al Consiglio direttivo, selezionato in base a competenze e capacità professionali. Vorremmo evitare – aggiunge Mamone Capria – che la gestione dei parchi perda competenze e capacità e magari sia svenduta a qualche sponsor industriale”.“Si faccia poi grande attenzione – conclude il Presidente LIPU – a eventuali e ulteriori blitz nel corso dell’iter parlamentare, col rischio che la cattiva riforma della 394, tentata ma non riuscita, non rientri dalla finestra”.