L’ospite inatteso

Angelo Cennamo

Sarà che in televisione lo si incontra di rado, ancora meno nei talk show politici, una sola volta forse da Bruno Vespa. Ma vedere Flavio Briatore, ospite di Michele Santoro a Servizio Pubblico su La 7, è stato un fatto a dir poco eccezionale. In un Paese come il nostro, ancora oggi riluttante al capitalismo, e piegato e piagato da uno statalismo livoroso, Briatore simboleggia il manager rampante e spregiudicato, l’impenitente play boy, colpevole di essersi arricchito fino al collo, pur non avendo mai letto Dante Alighieri o Kant ( e se c’è una cosa che la sinistra non ti perdona, qui in Italia, è proprio la distanza tra il denaro che hai e la cultura che ti manca). Eppure Flavio imperversa su tutte le copertine delle riviste patinate, quelle gossippare che si leggono in spiaggia o dal parrucchiere. Qualche anno fa, una delle sue idee geniali lo condusse in costa Smeralda, dove aprì il locale notturno più in voga d’Europa. Divenne per tutti Mr Billionaire, dal nome della discoteca dove si davano appuntamento i vip del jet set internazionale che attraccavano sull’isola. Briatore è il classico self made man; è partito a vent’anni dalla provincia di Cuneo con un sudatissimo diploma di geometra, ed ha fatto il giro del mondo inanellando una serie di successi sportivi ( sette titoli di Formula Uno) e commerciali, senza eguali. Ma tra le colpe del marito di Elisabetta Gregoraci ce n’è una che si fa fatica a perdonare più di tutte le altre, ovvero  : l’amicizia con Berlusconi, che in questi giorni ha pure ospitato nel suo resort di Malindi. Ed è per questo che a La 7 lo hanno invitato a duettare con Landini e con i “maestrini” Travaglio e Costamagna : da Santoro, Briatore doveva interpretare il ruolo del berlusconiano più incallito, il collega imprenditore che come il Caimano non disdegna le cene allegre e le belle donne. La vittima sacrificale da servire al desco della colta intellighenzia dei salotti radical chic, quella dei palasharp che paga le tasse perchè sono bellissime e che si trastulla solo con i libri di Eco e di Camilleri. Ma il geometra Flavio non è caduto nella trappola, e tra una lezione e l’altra di marketing e business, si è lasciato scappare pure un gesto di solidarietà,  parola che ai santoriani piace moltissimo.  

 

2 pensieri su “L’ospite inatteso

  1. michelino santoro deve fare audience e perciò invita coloro che lo possano aiutare. anche chi, come gli amici di b., gli davano parecchio contro quando era alla rai. per questo, sono d’accordo, può essere stato sorprendente la partecipazione del figlio migliore della provincia granda alla trasmissione dell’eretico santoro.
    non capisco la tua spocchia giudicante semplicemente perchè sono un deluso di eco, non lo comprererò mai più, e non ho mai letto camilleri romanziere e quindi mi spiazzi, perchè non mi sento inquadrato in una categoria a cui penso di appartenere. hai forse sbagliato i riferimenti letterari?
    per il resto si sa che la reputazione delle persone dipende anche da chi si frequenta. perchè se non si fanno opere di carità o volontariato ad andare con lo zoppo….. e poi, ma questo è un problema dei singoli, possiamo affermare che i migliori amici del nostro piccolo “scomparso” arcoreccio e pecoreccio – a proposito hai visto la reazione del dalai lama ad una domanda sul tuo piccolo capopopolo meneghino e la copertina del financial time “quest’uomo ha struprato l’Italia” – hanno fatto una bruttissima fine sia che fossero istituzionali e internazionali che amici di merende. io al posto di briatone l’africano starei attento.
    comunque non sposo la tua tesi dell’invidia sinistrosa per la ricchezza dei ricchi e nemmeno quella dello snobismo culturale.
    credo che siamo in una fase in cui, purtroppo, a destra si naviga a vista e che gli unici approdi che emergono da un mare di dillusione sono piccoli scogli di “personaggi” toppo compromessi e comunque che hanno l'”unica” qualità di essere suoi amici.
    insomma, caro angelo, mi pare che sostineni la tesi “basta che respirino…”, allora la destra è messa veramente male.
    povera destra e povera Italia.

  2. Il ribrezzo di una certa sinistra per l’arricchimento degli incolti è un fatto noto, fidati. Forse per qualche anno avrai vissuto all’estero?

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