Roccapiemonte: N.O.E. sequestrata azienda zootecnica

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, unitamente a quelli della Stazione di Castel San Giorgio ed al competente personale del Servizio Veterinario dell’ASL, a Roccapiemonte, hanno apposto i sigilli di sequestro ad una nota locale azienda zootecnica dedita all’allevamento di suini. L’attività di polizia giudiziaria eseguita dai Carabinieri e che ha portato al sequestro preventivo odierno in esecuzione al decreto del GIP del Tribunale di Nocera Inferiore, dott. Paolo Valiante, è stata coordinata dal Procuratore Capo Giancarlo Izzo e condotta dal sostituto Procuratore dott.ssa Marielda Montefusco, della sezione reati ambientali della Procura Nocerina, che, nel motivare la richiesta di sequestro al G.I.P evidenziando “il profilo di rischio per la salute e la salubrità ambientale”, ha emesso informazione di garanzia a carico del legale rappresentante dell’azienda zootecnica per le violazioni emerse in ordine ai reati previsti dal D.L.vo n.152/2006 (codice dell’Ambiente) nonché dal Codice Penale. In particolare, a seguito dei controlli eseguiti dai Carabinieri del N.O.E. anche in relazione ad esposti pervenuti da un locale comitato civico che lamentava che lungo alcune vie di una frazione del comune di Roccapiemonte si avvertisse ormai da anni, e in special modo nella stagione estiva, un odore nauseabondo e molesto, dovuto probabilmente alle esalazioni di escrementi di animali, si è proceduto al sequestro preventivo dell’intera azienda di allevamento dei suini, con informazione di garanzia emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore a carico del legale rappresentante aziendale. Dalle attività di indagine è emerso che l’allevamento dei suini disponeva anche di un corpo fabbrica sprovvisto di vasche di raccolta delle deiezioni animali, tanto che i liquami confluiscono in un pozzetto di raccolta e da questo in un canale sul retro della struttura dove vengono convogliate anche le acque meteoriche di dilavamento, il tutto senza alcuna autorizzazione allo scarico; inoltre gli ambienti di ricovero ed allevamento dei suini sono risultati privi di sistemi di ventilazione e di trattamento dei gas e la ditta opera in assenza della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera, nonostante la struttura di allevamento sia ubicata. a meno di 250 metri dalle abitazioni più vicine e nonostante abbia un numero di capi suini superiore a 50; infine le testimonianze di alcuni degli abitanti della zona che hanno dichiarato di avvertire permanentemente odori nauseabondi di animali, che li costringono perfino a tenere le finestre chiuse, il tutto in violazione degli articoli 256 e 279 del D.lgs.152/2006 (Codice dell’Ambiente), nonché dell’art.674 del Codice Penale che prevede e punisce le molestie olfattive alle persone.  Nel corso del sopralluogo presso l’allevamento i Carabinieri del NOE hanno accertato che nell’azienda zootecnica vi era l’illecita gestione di rifiuti speciali, e più precisamente lo smaltimento illecito di rifiuti speciali liquidi consistenti in liquami zootecnici come feci animali, urine e letame, in assenza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione; ancora, l’attività di allevamento di suini, avente un numero di capi superiore a 50 ed ubicata ad una distanza inferiore ai 250 metri dal più vicino insediamento abitativo, era esercitata in assenza di un idoneo impianto di abbattimento delle emissioni maleodoranti ed in assenza della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera, così provocando, inoltre, esalazioni maleodoranti atte a molestare olfattivamente le persone residenti nelle vicine frazioni .