Cava de’ Tirreni: Abbac critica scelte amministrative tassa soggiorno e autorizzazioni

Tassa di soggiorno a 2 euro ? Neanche a Venezia e Firenze. “Con il pieno rispetto del sindaco Galdi – dichiara Agostino Ingenito, presidente Abbac Confesercenti – appare assai pretestuoso pretendere una gabella cosi salata per una cittadina seppur a vocazione turistica come Cava de’ Tirreni”.  Per la maggiore associazione di categoria  del settore è più utile intraprendere una formula di incentivi turistici differenti. “Piuttosto che pretendere una tassa, potrebbe essere realizzata una formula di città low-coast , incentivando gruppi e turisti individuali a preferire Cava come punto di riferimento per escursioni in Costiera e Salerno che impone invece la gabella (1,50 a notte)– continua Ingenito – garantendosi in tal modo flussi che in questo momento preferiscono spostarsi a Sud di Salerno per non incorrere in ulteriori costi”. A Venezia è stata prevista una riduzione stagionale mentre a Firenze è di 1,50 mentre a Napoli è di un euro a notte. Esorta alla concertazione l’Abbac anche per l’iter amministrativo delle autorizzazioni e la riduzione Imu per le seconde case. “Pur apprezzando lo sforzo dell’amministrazione comunale che intende velocizzare i tempi di autorizzazione individuando nelle seconde case  la possibilità di realizzare bed & breakfast va chiarito –dichiara il presidente Abbac Confesercenti – che uno dei requisiti fondamentali per l’apertura di un b&b è la residenza o dimora abituale all’interno dell’abitazione. Appare dunque un paradosso incentivare proprietari di seconde case a realizzare b&b che non potrebbero abitare, come pure non chiarire che vi sono procedure tecniche da tener conto come le certificazioni igienico sanitarie”. Più giusto per il presidente Abbac intraprendere un’azione informativa che chiarisca bene le diverse modalità di accoglienza turistica extralberghiera. “La normativa regionale è molto chiara – dichiara il tecnico esperto nel settore Carlo Ferrara – inutile prevedere ulteriori regolamenti che possono confondere gli utenti più giusto fornire le corrette informazioni sulle diverse modalità di gestione”. Il comparto ricettivo extralberghiero prevede anche l’autorizzazione di case ed appartamenti per vacanze e di formule di ospitalità diffusa sia in forma professionale che non professionale. “Mi spiace che il sindaco non ci abbia convocati,  eppure un anno fa gli ho inviato una lettera mentre due anni fa quando era ancora in Provincia presentai le nostre attività associative – continua Ingenito – Bene la realizzazione di un portale anche se l’amministrazione non può occuparsi del sistema di prenotazioni  che vanno gestite dai privati, piuttosto garantisca una solida programmazione di promozione turistica individuando target e fiere di settore mentre sia chiarita la formula della detassazione per evitare inutili scontri con le altre categorie professionali”.