Sassano: Di Brizzi su Edificio Comunale Polifunzionale di Silla

Con  delibera  di Giunta Comunale  del  24  ottobre  2012  il  Sindaco  e  gli  Assessori  del Comune  di Sassano,  tutti  regolarmente  presenti,  hanno  ritenuto  di  voler  inserire  l’Edificio  Comunale Polifunzionale  di  Silla  nel  piano  delle  alienazioni  del  Comune  di  Sassano,  ritenendolo  non strumentale per l’esercizio delle proprie funzioni. “Ritengo  assolutamente  non  condivisibile  la  decisione  presa  dagli  organi  amministrativi  del  ns. Comune”.  E’  quanto  affermato  dal Consigliere Comunale  Valentino Di  Brizzi  che  continua:  “Per quanto ho  sempre  ritenuto che  il mio  ruolo di consigliere di opposizione andasse svolto nelle sedi istituzionalmente competenti, questa volta ritengo di dovermi rivolgere, come più volte fatto dai ns. amministratori, agli organi di stampa, per scuotere il popolo di Sassano dal torpore in cui è caduto” Non comprendo – continua  il Consigliere Comunale –  la scelta effettuata con tale discrezione ed urgenza dai nostri amministratori. Così come non condivido  il  fatto che ci  si  rivolga agli organi di diffusione  di massa  solo  per  informare  su  poche  iniziative  poste  in  essere  dalla Giunta  e  poi,  si concludano nei palazzi di Governo scelte che condizionano e condizioneranno per i prossimi anni la  vita dei cittadini  sassanesi. Ci  si  impegna a promuovere manifestazioni ed  iniziative e poi ci  si dimentica  di  informare  i  cittadini  che  il  Comune  di  Sassano,  risulta  essere  tra  quelli  a  più  alta tassazione del Vallo di Diano (sia per IMU che per TARSU), con non pari diffusione dei servizi offerti. Se  poi    va  avanti  Di  Brizzi    come  affermato  dal  Sindaco  e  dagli  Assessori  in  una  successiva delibera di giunta dello  stesso giorno,  il Comune non  si  trova  in  situazione di deficit  strutturale e, tantomeno,  in  stato  di  dissesto  finanziario  qual  è  l’urgenza  nel  definire  l’Edificio  Comunale Polifunzionale di Silla non strumentale all’esercizio delle  funzioni del Comune? Perché non attuare iniziative  che  lo  rendano  produttivo,  anziché  privarne  definitivamente  i  cittadini  della  proprietà, magari  a  discapito  anche  di  eventuali  esigenze  future?  E  poi,  con  quale  criterio  si  è  scelto  di ritenere  l’edificio  di  Silla  non  strumentale  alle  esigenze  del  Comune  e  poi  invece  si  ritengono necessari altri edifici comunali? Sono  convinto  che  scelte  di  questo  genere  non  vadano  attuate  nel  silenzio  di  una  stanza, ma  vadano  condivise  con  la  popolazione.  Da  un’Amministrazione  Comunale  che  in  campagna elettorale si era prefissa di  fare della democrazia partecipata e del coinvolgimento del popolo  la base della  Sua  operatività, mi  sarei aspettato  il coinvolgimento dei cittadini, che auspico possa ancora essere attuato. A meno che – termina Di Brizzi – la scelta dell’alienazione dell’immobile di Silla sia stata dettata non da esigenze economiche e strutturali dell’Ente, ma da  ipotetiche attenzioni manifestate da amici ed amici degli amici che nulla hanno a che fare con il bene comune. Ritornano  alla mente  le  parole  di  Giulio  Andreotti:  “A  pensar  male  si  fa  peccato …  ma  quasi sempre si indovina!!!!”