Pontecagnano-Faiano: Pd “Sica, sprechi e clientelismo, incarico di portavoce ad Antonella D’Annibale”

Il maltempo di questi giorni era solo il presagio di un fenomeno ancor più inquietante che si è abbattuto ieri sulla nostra città. Il vento trascinato dallo sperpero di denaro pubblico, unitamente alle piogge prodotte dal clientelismo, hanno generato un clima di stupore e di terrore peculiare solo delle grandi calamità naturali. Questo perchè il Sindaco di Pontecagnano Faiano, non pago delle già numerose consulenze ed incarichi distribuiti a destra e a manca in questi anni (vuoi per ripagare firme di sfiducia alle precedenti Amministrazioni, vuoi per favorire politicanti e dirigenti amici, vuoi per assecondare le promesse preelettorali), ha attribuito, con decreto n. 55 emesso il 30/10/2012, “l’incarico di portavoce … alla Sig.ra D’Annibale Antonella … con una indennità omnicomprensiva mensile di € 3.300,00”. Sul caso, il coordinamento del Partito Democratico ha affermato:Contro ogni logica ed esigenza pratica (considerato il folto numero di addetti stampa, portavoce, componenti dello staff e via dicendo già ingaggiati da questo ente); nonostante un evidente conflitto di interessi (perché la Sig.ra D’Annibale, stimata e conosciuta professionista, è pur sempre la moglie di un Presidente di Corte d’Appello, garante di quella Giustizia che il Primo Cittadino sembrerebbe aver violato in più circostanze, che sono tutt’oggi al vaglio della Magistratura); malgrado una evidente assenza di copertura in bilancio, per ottenere la quale è stata adottata in tutta fretta una delibera di Giunta (n. 198 del 30/10/2012) per la variazione in via d’urgenza al bilancio di previsione 2012, cap. 74 “Trasparenza amministrativa (portavoce), rendendo possibile l’aumento del capitolo di € 21.000,00 rispetto ai € 22.800,00 già stanziati, per un totale di ben € 43.800,00 da destinare solo a questa voce; a dispetto, infine, degli appelli di moderazione e rigore in ordine all’utilizzo dei fondi pubblici rivolti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Presidente del Consiglio Mario Monti a tutti gli Amministratori Pubblici; ERNESTO SICA ha dato luogo all’ennesimo atto di cattiva, anzi pessima, gestione della cosa pubblica, che egli interpreta come bene privato, da utilizzare a sua convenienza ed a suo piacimento. Alla luce di tutto ciò, il Pd chiede  un repentino passo indietro rispetto a questa scelta, facendo appello sia alle forze sane di questa Amministrazione (ammesso che ne siano rimaste!), sia alla diretta interessata, nella speranza di salvare la dignità pubblica – dell’ente – e privata – tanto del Primo Cittadino quanto della Sig.ra Antonella D’Annibale – . Il resto lo decideranno gli Elettori!”.