Audizione rappresentanti comparto socio-sanitario campano in Regione Campania

Si è svolta stamane presso la sede del Consiglio regionale della Campania l’audizione congiunta presso le V e VI Commissione Politiche Sociale e Salute dei rappresentanti del comparto socio-sanitario campano Salvatore Parisi, Bruno Pizza e Pier Paolo Polizzi. All’incontro hanno preso parte anche i consiglieri regionali del PD salernitano Gianfranco Valiante e Anna Petrone, che della V Commissione è Vice Presidente, al fine di sostenere una battaglia sociale che investe soprattutto i cittadini più deboli. Anche in questa sede sono stati denunciati gli effetti devastanti del Decreto regionale n. 50 e, in particolar modo, della procedura relativa alla compartecipazione delle spese socio-assistenziali che ha fatto definitivamente esplodere il sistema sanitario connesso alla riabilitazione.“I Presidenti Michele Schiano, per la V Commissione, e Antonia Ruggiero per la VI  – ha dichiarato il Presidente dell’Anffas-Onlus di Salerno, Salvatore Parisi – hanno preso atto che il decreto,così come concepito, ha compromesso il diritto alla salute dei cittadini con disabilità e degli anziani con particolari patologie oltre che migliaia di posti di lavoro. L’impegno assunto è chiaro: rivedere il testo normativo che presenta, tra l’altro, delle incongruenze evidenti oltre ad essere applicato in maniera discrezionale nei vari ambiti territoriali. I regolamenti sulla compartecipazione approvati dagli Ambiti territoriali e dai Comuni sono difformi dalle indicazioni regionali e comunque i Comuni disciplinano la compartecipazione solo nei limiti di quanto già inserito in bilancio, di fatto non riconoscendo il debito”. Le strutture che operano nel settore socio – sanitario non sono più in grado di assicurare la gestione ordinaria a causa dell’insolvibilità del credito determinata dall’assenza di rating creditizio dei Comuni campani e nessun Comune, dall’entrata in vigore del DCA 77/11, ha erogato la quota sociale.“Le Associazioni di Categoria – continua Parisi – confermano lo stato di crisi e di emergenza sociale, sollecitano le Commissioni a risolvere le criticità denunciate, e chiedono che la quota sociale di competenza degli Ambiti territoriali/Comuni, a partire dal maggio 2012, venga anticipata dalle AASSLL, ma la continuità assistenziale non potrà più essere assicurata a partire dal 16 novembre 2012, quando cioè verranno – purtroppo – interrotta l’assistenza a circa 3 mila persone anziane, non autosufficiente e con gravi disabilità che sono prive di sostegno familiare e avviate con comunicazione prefettizia le procedure di licenziamento collettivo di oltre 2.300 operatori del settore. L’impegno al fine di poter scongiurare tutto ciò è costante e massimo. Se così non fosse, sarebbe davvero la sconfitta definitiva della politica”.