Asubuhi mattino

Padre Oliviero Ferro

Tu stai ancora dormendo, ma l’asubuhi,il mattino è già cominciato. Fin dalle quattro, cinque del mattino, il villaggio è in movimento. C’è chi va al grande carrefour(rotonda), dove partono le camionette per andare nei campi, chi esce dalla sua stuoia per andare a lavarsi perché andrà fra poco a scuola. E chi, ormai vecchietto, cerca di raccogliere le sue ossa, ormai ridotte alla pelle. Il sole non è ancora sorto; c’è ancora qualche stella nel cielo. Ma bisogna svegliarsi. E’ mattino e una nuova giornata sta per cominciare. Per chi abita vicino al lago, vedrà i pescatori che arrivano sulla spiaggia con le loro barche, piene di pesci. Già li aspettano i militari, i controllori della dogana, del comune, del capo. Tutti pronti a ricevere la loro percentuale. Loro sì che lavorano. I bambini e i ragazzi preparano il loro zainetto con i quaderni e qualche altra cosa, perché fra poco si metteranno in strada per andare a scuola, naturalmente senza aver mangiato niente(così cammineranno più veloci e leggeri). Tutto prende vita. Anche il sole, finalmente, si fa vedere e sentire. Che caldo. Ci vorrebbe qualche sorso d’acqua, ma non c’è tempo. Bisogna mettersi in strada. Più avanti qualcuno ti darà anche da bere. Buona giornata.